In fuga dal 2014, operaio polacco
catturato in un'azienda di Scafati

In fuga dal 2014, operaio polacco catturato in un'azienda di Scafati
di Daniela Faiella
Lunedì 4 Marzo 2019, 21:50
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E’ stato beccato in un’azienda conserviera, in zona San Pietro, dove lavorava da anni. Era ricercato dal 2014, anno in cui l’autorità giudiziaria polacca aveva emesso nei suoi confronti un mandato di arresto europeo per percosse in concorso, rapina e lesioni personali, per fatti risalenti ad oltre dieci anni prima. G.K.J., 47 anni, cittadino polacco ma residente a Scafati, è stato identificato ed arrestato dai carabinieri della locale tenenza qualche giorno fa. I militari del comandante Gennaro Vitolo erano impegnati da alcune settimane nelle ricerche del 47enne polacco che, nel frattempo, era riuscito a rifarsi una vita proprio nel centro dll’Agro. L’autorità polacca aveva allertato tutti i reparti delle forze dell'ordine della Campania, ed in particolare la tenenza di Scafati, perché il ricercato era risultato domiciliato proprio nella parte nord della provincia. Era stato già appurato che l’uomo da anni si fosse stabilito in Italia; era infatti emerso che proprio in Italia, nel lontano 2004, era stato sottoposto a controllo dalle forze dell’ordine. L’anno precedente era stato avvistato in Croazia; anche lì era stato oggetto di accertamenti da parte delle forze di polizia locali. Sono passati gli anni. Nel frattempo, nel 2014 era stato emesso a suo carico un mandato di arresto europeo. Il polacco era finito nei guai nel suo paese più di dieci anni prima per aver aggredito e picchiato un connazionale, insieme ad altri tre complici, a scopo di rapina. L’attività di indagine messa in campo dai carabinieri del reparto di via Oberdan, sulla scorta delle indicazioni fornite dall’autorità giudiziaria polacca, ha consentito di rintracciare l’uomo nell’arco di poche settimane e di arrestarlo. Il 47enne è stato giudicato dalla corte d'Assise d'Appello di Salerno, che ha convalidato l’arresto, scarcerandolo e disponendo per lui la misura dell’obbligo di firma presso gli uffici della tenenza di Scafati. L’autorità giudiziaria italiana ha tenuto conto della condotta avuta dall’uomo dal giorno in cui è arrivato in Italia, appurando che non aveva più avuto problemi con la giustizia e che, nel frattempo, era riuscito anche a trovare lavoro nell’azienda di Scafati, con regolare contratto, e a crearsi una famiglia.
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