Salerno, infermiere discriminato perchè omossessuale: il gip archivia le accuse verso medico e caposala

Il gip di Salerno archivia il fascicolo sulle presunte discriminazioni nei confronti di un infermiere omosessuale

Un'aula di tribunale
Un'aula di tribunale
di Viviana De Vita
Martedì 26 Settembre 2023, 20:01
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Sosteneva di essere discriminato sul proprio posto di lavoro perché omosessuale; per questo motivo denunciò il primario e la caposala del reparto dell’Obi del pronto soccorso dell’ ospedale “Ruggi” di Salerno. Oggi, a distanza di un anno da quegli episodi, il gip ha chiuso la vicenda con un’ordinanza di archiviazione “bocciando” la tesi dell’infermiere, G.S., 44 anni. È la fine di un incubo per i due sanitari del nosocomio di via San Leonardo, assistiti dagli avvocati Damiano Cantalupo e Agostino Allegro, contro i quali c’erano anche dei testimoni che, però, non sono stati ritenuti attendibili dal gip.  La vicenda, rimbalzata all’epoca sui quotidiani e sulle tv locali, destò grande clamore. Tutto avrebbe avuto inizio ad aprile del 2020 quando in reparto arrivò una caposala facente funzioni. Gli animi si sarebbero un po’ inaspriti e l’infermiere non sarebbe risultato, per la sua pressante richiesta di rispetto delle regole e di miglioramento delle condizioni di lavoro del reparto, molto «simpatico» alla sua superiore. Di qui, stando alla denuncia dell’uomo, le cose sarebbero peggiorate soprattutto con il Covid e con la richiesta di maggiore sicurezza più volte avanzata dall’infermiere.

Nella denuncia redatta dal 44enne si parlava di discriminazioni, offese ed ingiurie. Le indagini, svolte dagli inquirenti, hanno però dimostrato che le accuse dell’infermiere erano infondate. Dopo una prima richiesta di archiviazione, il 44enne tramite il suo legale ha fatto opposizione: ieri il gip ha sciolto la riserva chiudendo definitivamente la vicenda.
 

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