Il riferimento del generale Oriol De Luca, comandante provinciale di Salerno, ai suoi «uomini» è stato continuo nel suo discorso celebrativo in occasione del 249esimo anniversario della Fondazione del Corpo della guardia di finanza. Continuo e non privo di forti momenti, che hanno «costretto» il comandante a interrompersi più volte per trattenere le proprie emozioni. Emozioni che si sono poi trasformate in un paterno sorriso quando ha visto sfilare gli uomini dei diversi reparti per ricevere encomi e riconoscimenti alla presenza del prefetto Francesco Russo, e delle autorità civili e militari del territorio. Quello che è appena trascorso è stato un anno ricco di risultati per le fiamme gialle salernitane che hanno profuso il loro grande impegno «a tutto campo» contro la criminalità a tutela di cittadini ed imprese; ha lavorato al contrasto delle frodi sui crediti d’imposta e sull’evasione fiscale; si è impegnata a tutelare la spesa pubblica; e per salvaguardare il territorio dalla criminalità organizzata, anche sotto il profilo economico-finanziario. Tutto ciò in un periodo di certo non semplice, in uscita dalla pandemia e in un contesto economico difficile.
LE OPERAZIONI
Proprio per favorire il rilancio economico del territorio, nel periodo post pandemico, l’impegno dei finanzieri salernitani è stato rivolto a garantire la corretta attuazione delle iniziative messe in campo per evitare indebiti utilizzi delle risorse come presidio di legalità soprattutto in difesa delle azioni legate al Piano di Ripresa e Resilienza. In questo contesto sono stati ben sedicimila gli interventi effettuati. Per quanto riguarda invece la lotta all’evasione fiscale gli interventi sono stati 1.120 ed hanno consentito un recupero a tassazione di circa 490 milioni di euro: 151 gli evasori totali, 160 i datori di lavoro verbalizzati per l’utilizzo a nero di 327 lavoratori. Nell’ambito dei reati fiscali denunciate 400 persone, sedici gli arresti; riscontrate fatture per operazioni inesistenti per 1,5 miliardi di euro. Sequestrati beni per 350 milioni. Ammontano invece a dieci milioni le frodi scoperte ai danni dell’Unione europea, 15 quelle legate ai finanziamenti nazionali: 562, invece, le persone denunciate. Importanti anche i numeri dei controllo al reddito di cittadinanza: su 170 persone, il 26% è risultato irregolare con un frode accertata di oltre undici milioni di euro. Duecento gli interventi eseguiti in materia di riciclaggio ed antiriciclaggio: 91 persone denunciate, sette arresti e sequestri di ben per 90 milioni. Sono invece stati 1.384 gli accertamenti eseguiti proprio su richiesta del prefetto funzionali al rilascio dei certificati antimafia. E ancora interventi contro il falso made in Italy, sequestri di prodotti contraffatti al porto, maxi operazioni antidroga (800 chili sequestrati, di questi 700 di cocaina) oltre che controlli in strada.