Fisciano, presentato il Banco Alimentare: week end di solidarietà per i bisognosi

L'iniziativa è stata presentata ieri mattina a Fisciano alla presenza del vescovo Bellandi

Il vescovo Bellandi, il Presidente Fondazione Banco Alimentare Bruno, il poeta Rondoni, il Direttore Banco Alimentare Campania Tuorto
Il vescovo Bellandi, il Presidente Fondazione Banco Alimentare Bruno, il poeta Rondoni, il Direttore Banco Alimentare Campania Tuorto
Giovedì 9 Novembre 2023, 17:05 - Ultimo agg. 18:10
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La Colletta Alimentare 2023 è stata presentata nella sede del Banco Alimentare Campania a Fisciano. Il prossimo sabato 18 novembre in tutta Italia decine di migliaia di volontari saranno impegnati nella giornata solidale dedicata alla raccolta di cibo presso i supermercati. Saranno presenti con le loro pettorine di riconoscimento per esortare tutti a donare una spesa che sarà poi utilizzata per confezionare pacchi destinati a persone e famiglie in difficoltà. In Campania ogni mese il Banco Alimentare,  in sinergia con  Istituzioni ed aziende ed il supporto del Terzo Settore, aiuta oltre 230mila donando insieme a beni essenziali anche un sorriso ed una speranza. La povertà in Italia ed in particolare nel Meridione è in aumento. Per milioni di italiani è sempre più difficile arrivare a fine mese. E purtroppo tanto cibo viene ancora oggi sprecato con grave danno economico, ambientale ed etico. Il Banco Alimentare è impegnato in una capillare opera di recupero delle eccedenze alimentari ed alla promozione di consumi etici, ecologici e solidali. A presentare la Colletta Alimentare l'Arcivescovo di Salerno Campagna Acerno Andrea Bellandi, il Presidente Fondazione Banco Alimentare Giovanni Bruno, il poeta e scrittore Davide Rondoni, il Direttore Banco Alimentare Campania Roberto Tuorto. 

«Non posso dimenticare le speculazioni che, in vari settori, portano - scrive» nel suo messaggio per la giornata dei poveri - a un drammatico aumento dei costi che rende moltissime famiglie ancora più indigenti.

I salari si esauriscono rapidamente costringendo a privazioni che attentano alla dignità di ogni persona. Se in una famiglia si deve scegliere tra il cibo per nutrirsi e le medicine per curarsi, allora deve farsi sentire la voce di chi richiama al diritto di entrambi i beni, in nome della dignità della persona umana. È facile, parlando dei poveri, cadere nella retorica. È una tentazione insidiosa anche quella di fermarsi alle statistiche e ai numeri. I poveri sono persone, hanno volti, storie, cuori e anime. Sono fratelli e sorelle con i loro pregi e difetti, come tutti, ed è importante entrare in una relazione personale con ognuno di loro.»

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