Dal design alle tecnologie, nel corso degli ultimi 10 anni, Hyundai ha vissuto una vera e propria rivoluzione fioriera di grandi soddisfazioni e importanti riconoscimenti quali World Car of The Year per il crossover elettrico IONIQ 5. Come opportunamente sottolineato dal presidente di Hyundai Italia, Andrea Crespi, in poco tempo il colosso coreano è passato dall’essere un costruttore molto improntato al diesel, all’essere una compagnia fortemente legata all’ibrido. Esempio ne è la Tucson, che sino alla precedente generazione vendeva un diesel ogni due auto, e grazie all’arrivo del nuovo modello oggi si è giunti a un ibrido ogni due Tucson immatricolate lungo lo stivale. La famiglia Ioniq, gamma interamente elettrica, rappresenta invece il futuro della mobilità. Hyundai è uno degli unici costruttori che oggi offre tutte e 5 le tecnologie di alimentazioni sostenibili esistenti: ibrido, ibrido plug-in, BEV, fino all’idrogeno. La strada verso la mobilità a zero emissioni è definitivamente tracciata.
In merito alla Kona, dal 2017 si è assistito a un cambio di paradigma rispetto al passato. Il design ha avuto un ruolo centrale nell' evoluzione con la «Sensous Sportiness», una filosofia stilistica che cerca di unire un appeal emozionale a una dimensione di sportività e di buone proporzioni. Insomma, ogni auto della gamma Hyundai ha caratteristiche differenti che si adattano a persone e segmenti diversi. Ognuna è riconoscibile perché proviene dalla stessa scacchiera, ma altresì unica perché sulla medesima gioca un proprio ruolo. Da qui al 2030 Hyundai produrrà ben 11 modelli 100% elettrici, fra i quali nel 2024 il SUV di grandi dimensioni Seven, terzo modello dalla gamma Ioniq. Ciò sarà sostenuto da investimenti sull’R&D (ricerca e sviluppo) per l’efficienza delle batterie agli ioni di litio e lo sviluppo di batterie di nuova generazione, introducendo l'Architettura Modulare Integrata (IMA) nel 2025 e investendo un totale di oltre 70 miliardi di euro in attività future, di cui circa 15 saranno destinati alla sola elettrificazione.
«L’Autosantoro è pronta ad affrontare la sfida sulla mobilità elettrica, che anche l’Europa ha definitivamente raccolto, e punta a essere ancor più punto di rifermento del settore, non solo a livello locale. Per noi il futuro è iniziato già ieri», afferma Vincenzo Santoro.