«Il Governo vuole avocare a sé delle competenze che sono della Regione e non si capisce bene perché»: in una lettera aperta, il patron del Premio Charlot, Claudio Tortora, affronta la problematica dei Fondi sviluppo e coesione partendo da quanto sta facendo «l'inesauribile combattente Vincenzo De Luca che ha riservato al Governo un fine settimana molto significativo». «Sabato mattina al Teatro Sannazzaro di Napoli - racconta Tortora - ha incontrato ancora tantissimi operatori del mondo culturale e tanti giovani. Il nocciolo della questione è, per quanto riguarda la cultura, che il Governo vuole avocare a sé delle competenze che sono della Regione e non si capisce bene perché. Questi fondi, che il Governo ci sta negando, sono un nostro diritto, si chiamano fondi di coesione per un motivo. Appartengono in parte anche alla cultura e allo spettacolo, e devono essere destinati per questi eventi che da decenni portano lustro alla nostra terra e non parlo solo del Premio Charlot, ma anche del Giffoni Film Festival, il Ravello Festival e tante altre manifestazioni che sono un vero vanto per la Campania e per l'Italia intera».
«I finanziamenti - spiega - non possono essere ancora congelati, si rischia di perdere tanto e non solo in termini di eventi, ma anche in termini di lavoro, perché dietro ogni manifestazione ci sono decine e decine di persone che ci lavorano e senza quei fondi a rischiare non siamo solo noi operatori, ma tutti coloro che lavorano con noi.