Lite sull'eredità: la salma dell'ex presidente del Tar cremata per evitare la prova del Dna

Lite sull'eredità: la salma dell'ex presidente del Tar cremata per evitare la prova del Dna
di Petronilla Carillo
Giovedì 19 Marzo 2015, 00:04 - Ultimo agg. 09:04
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SALERNO - Una figlia illegittima mai riconosciuta, una ex amante che reclama uno status sociale per la ragazzina nata da quella relazione clandestina, la famiglia regolare che prova ad opporsi in tutti i modi: anche violando la legge. Anche facendo cremare il corpo dell’uomo per evitare che potesse essere sottoposto agli esami del Dna. E tutto ciò mentre, in corso, è pendente una causa per riconoscimento di paternità presso il tribunale dei Minori di Salerno.



Non è la trama di una fiction televisiva anche se, a ben vedere i protagonisti della vicenda, questa storia non avrebbe nulla da invidiare alle più fantasiose suggestioni cinematografiche. Soprattutto perché al centro della querelle vi potrebbe essere anche qualcosa di più: una piccola fetta di eredità da dividere con una ragazzina 14enne e con sua madre. E non solo. Anche una serie di rapporti e di favori tra i protagonisti che, al momento, ancora non sono ben chiari agli organi inquirenti.



Protagonista della vicenda, il corpo senza vita di un uomo. Anzi, di un presidente. Per la precisione del padre fondatore della sezione salernitana del Tar, Alessandro Fedullo. A quattro anni dalla sua morte Fedullo torna ad essere al centro delle vicende giudiziarie come quelle che, in passato, lo sfiorarono per chiudersi poi con una sentenza di archiviazione nei suoi confronti. Ma, questa volta, è protagonista per altri fatti.




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