«Ero qui ieri in Costiera per la presentazione di un libro e una tappa a Salerno mi fa molto piacere perché qui è stato fatto un gran lavoro». Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del M5S al suo arrivo a Salerno. «Come sapete il Movimento ha partecipato, è stato uno dei protagonisti di un tavolo civico, un gran lavoro di preparazione per formulare una proposta, un progetto politico serio per la città - ha aggiunto - Ovviamente ci sono anche altre proposte, i cittadini salernitani hanno diritto a valutarle tutte con attenzione. Quello che posso dire è che questa proposta nasce da un lavoro serio che è stato fatto per la città, da un progetto che guarda alla sostenibilità, al fatto che questa città che presenta tante ricchezze, ha ad esempio una grande tradizione per la scuola medica salernitana, è destinata con questo progetto a interpretare un nuovo corso non solo del Movimento ma di una diffusa sensibilità di una rete associativa estesa. Noi crediamo che qui a Salerno si possa fare un esperimento nazionale per quanto riguarda il diritto alla salute che non significa solo curarsi dalle patologie, significa anche prevenire uno stato di salute e un benessere psicofisico».
«Con il Pd noi abbiamo un dialogo privilegiato e anche con Liberi e Uguali perché abbiamo lavorato anche a livello nazionale e, in particolare con il Conte due.
«È una grande sciocchezza e non permetto che si dia questa interpretazione. Il fatto di avere ammesso di aver fatto alcuni errori nel dialogo con il nord, non significa che da domani si guarda al nord e non più al sud». «Con quello che abbiamo fatto al Governo, con un progetto per il Meridione decennale, con la fiscalità di vantaggio per il sud, con tutte le misure di vantaggio per l'imprenditoria femminile e per l'imprenditoria giovanile, con tutti i contratti istituzionali di sviluppo, che nessuno si permetta di dire che il Movimento 5stelle voglia trascurare il sud, questo non è nell'ordine delle cose - ha aggiunto . Ma non è incompatibile con questa costante attenzione al sud anche una maggiore attenzione, un maggior dialogo con i ceti produttivi del nord, partite autonome Iva, piccole e medie imprese. Perché dobbiamo guardare a tutto il Paese. Il Paese lo si rilancia tutti insieme».
«Il partito unico non è nell'ordine delle cose attuali, ma dobbiamo vivere questo con grande serenità». «Dove è stato possibile, come a Napoli, abbiamo fatto un patto che ci vede raccolti dietro a un unico progetto politico. Qui a Salerno non c'erano le condizioni e c'è un altro progetto politico che si confronterà con gli altri».