Mare pulito coi depuratori il primato delle Costiere ma punti neri a sorpresa

Tuffi vietati a Santa Teresa, vanno male Battipaglia e Pontecagnano

Il mare in Costiera
Il mare in Costiera
di Carmen Incisivo
Domenica 30 Aprile 2023, 09:38 - Ultimo agg. 09:43
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Che la qualità delle acque in provincia di Salerno sia progressivamente migliorata negli anni è un dato di fatto: una maggiore attenzione all'ambiente, l'accresciuta sensibilità dei bagnanti e lavori infrastrutturali relativi principalmente ai sistemi di depurazione hanno prodotto risultati notevoli. È accaduto nel capoluogo dove i divieti di balneazione sono andati riducendosi e l'onda è arrivata anche in provincia, sia a sud che a nord, producendo effetti «cristallini».

Ci sono casi, come quello della costa tra Pontecagnano Faiano e Battipaglia, più difficili da risolvere ma ci sono anche luoghi - vedi Minori e Vietri sul Mare - che inaspettatamente non brillano come ci si aspetterebbe pur restando in condizioni complessivamente più che accettabili. A fotografare lo stato dell'arte sono i dati Arpac disponibili e pubblici sul portale istituzionale dell'agenzia regionale che effettua prelievi ed analisi nel corso dell'anno in tutti i punti censiti e regolarmente monitorati. Una classificazione semplice che indica, su una scala che va da eccellente a scarsa, la qualità delle acque. I parametri batteriologici monitorati da Arpac sono due: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali ritenuti dall'Organizzazione mondiale della sanità «indicatori specifici di contaminazione fecale». Le acque di balneazione per le quali i Comuni sono chiamati a emanare divieti sono quelle di qualità scarsa che, in provincia di Salerno, si trovano a Salerno (in ben due punti), Battipaglia, Pontecagnano Faiano e, a sorpresa, anche a Ravello, perla di rara bellezza della costiera Amalfitana.

A queste zone vanno ad aggiungersi approdi e porti, mai balenabili.

Da un paio d'anni la situazione di Salerno città è stabile. Le acque sono eccellenti a Mercatello, Mariconda; Pastena/Santa Margherita e in zona Arechi. Qualità buona a Torrione. Maglia nera all'area est fiume Irno e alla spiaggia libera tra Fuorni e il Picentino dove la classificazione è «scarsa». Tutta l'area più a nord è non balneabile, Santa Teresa compresa, per la vicinanza dello scalo portuale.

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In fondo alla classifica, a livello provinciale, troviamo l'intera area di Spineta Nuova e Tenuta Spineta a Battipaglia (gli altri punti variano da sufficiente a eccellente); Pontecagnano Faiano con Magazzeno (scarsa) mentre le altre zone se la cavano con sufficienze e due eccellenze all'altezza di foce Asa e, infine, Ravello dove le acque di qualità scarsa sono quelle della spiaggia Marmorata (Castiglione invece è eccellente). Ma ci sono anche altri due casi in Costiera amalfitana che saranno oggetto d'approfondimento: si tratta di Maiori dove l'eccellenza registrata in bei sei punti, da Collata a Capo d'Orso, viene «macchiata» dalla condizione del tratto denominato Spiaggia Maiori 2 che, secondo la rilevazione disponibile dalla mappa interattiva, varia da «buona a scarsa». Caso a parte quello di Minori dove l'unica area di monitoraggio risulta essere ancora di «nuova classificazione», si sta dunque procedendo ad acquisire campioni sufficienti a emettere un giudizio ma quello che emerge al momento è che tra il 2018 e il 2022 ci sono patogeni a tratti elevati. Piccole défaillance che inficiano l'eccellenza piena si registrano tra Amalfi (Spiaggia Le Sirene buona), Atrani (buona), Capaccio Paestum (Torre di Paestum buona), Cetara (Marina di Cetara buona), Furore (Le Porpore buona), Praiano (Vettica Maggiore buona), Sapri (Cammarelle e Lungomare buone) e Vietri sul Mare (Marina di Vietri primo tratto sufficiente e secondo tratto buona). Strisce azzurre, che cromaticamente traducono il massimo valore positivo, infine per le perle del Cilento e della Divina ed in particolare Agropoli, Ascea, Camerota, Casal Velino, Castellabate, Centola Palinuro, Conca dei Marini, Ispani, Montecorice, Pisciotta, Pollica, Positano, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento, Santa Marina e Vibonati.
 

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