Angri, melma e liquami nel Canale
San Tommaso: danni ai campi e residenti infuriati

Angri, melma e liquami nel Canale San Tommaso: danni ai campi e residenti infuriati
di Nicola Sorrentino
Lunedì 22 Agosto 2022, 13:16
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Continua l'emergenza per la situazione del Canale San Tommaso, ad Angri, il corso che raccoglie le acque del territorio comunale, di recente nuovamente invaso da melma ed esondato dalla fogna da circa una settimana. La segnalazione giunge dalla località Palmentelle, così come da altre zone interessate dall'attraversamento del corso d'acqua, dove quest'ultima si riempie di fanghi e melma. Nel mirino, come sempre, ci finiscono le industrie conserviere, stando a quanto denunciano i residenti, che sottolineano lo stato di invivibilità e degrado assoluto dell'area, tra allagamenti melmosi e cattivi odori.

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La situazione risulta critica anche a Scafati, fino a contrada Cappelle, con danni ingenti arrecati ad orti e piante.

La questione è stata posta dall'opposizione, ad Angri, all'amministrazione comunale. Nella segnalazione viene ricordato anche il "rimbalzo" di competenze tra i vari enti, quali Gori e Comune, così come di altri. Il caso potrebbe anche approdare in Procura, a Nocera Inferiore, come già accaduto più volte, in passato, dopo diversi sopralluoghi delle forze inquirenti. Qualche anno fa, inoltre, i problemi legati ai corsi d’acqua che bagnano il territorio di Angi, il Rio Sguazzatoio da un lato, il canale San Tommaso dall’altro, erano finiti in Parlamento attraverso delle interrogazioni. 

«A causa degli sversamenti delle fogne, senza passare per la depurazione, dei comuni come Angri e Scafati, delle concerie e delle industrie conserviere presenti lungo il corso del fiume, e degli sversamenti abusivi - si leggeva nella nota - ad oggi non esiste più alcuna forma di vita nel fiume Sarno e l’acqua non può essere utilizzata in alcun modo in quanto troppo pericolosa per la salute. Durante la stagione estiva le esalazioni provenienti dal fiume e dai suoi affluenti sono tali da rendere l’aria irrespirabile creando così enormi disagi alla popolazione residente».

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