Morte sull’A30, papà sott’accusa per la scomparsa dei due figli

Per la Procura pneumatici con battistrada insufficiente

incidente mercato san severino
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di Nicola Sorrentino
Giovedì 25 Gennaio 2024, 23:18 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 09:25
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La Procura di Nocera Inferiore ha concluso l'indagine su quell’incidente stradale che il 14 maggio scorso, sull'A30, a pochi metri dallo svincolo di Mercato San Severino, causò la morte di tre ragazzi minorenni. A rischiare il processo, ora, è il papà di due delle tre vittime, B.H., 34enne residente a San Valentino Torio e difeso dai legali Alessandro Laudisio e Cosimo Vastola. L'incidente provocò la morte dei suoi due figli, una ragazzina di 14 anni e un bimbo di 8. Il giorno dopo morì anche un terzo ragazzo, di 16 anni, fidanzatino della giovane. Nell'incidente restò coinvolta anche la moglie dell'uomo, che se la cavò pur rimediando un politrauma e fratture multiple. Si riprenderà solo mesi dopo dalle ferite. L'uomo è accusato di omicidio stradale e lesioni gravi. Stando alle accuse del pm, comprensive di testimonianze e accertamenti tecnici sull'auto, il 34enne avrebbe percorso la carreggiata Nord dell'autostrada con degli pneumatici dotati «di battistrada insufficiente», violando una serie di articoli del codice della strada.

Pur viaggiando ad una velocità di poco superiore a quella consentita (10 chilometri), a bordo di una Toyota Yaris e con condizioni di meteo avverse, ad un tratto perse il controllo del mezzo, attraversando in senso obliquo la carreggiata dalla corsia di sorpasso verso quella di emergenza.

A quel punto urtò con la parte anteriore centro-destra dell'auto contro una barriera guard-rail di destra, per poi effettuare una brusca rotazione in senso orario verso la barriera centrale, impattando con la parte spigolare sinistra. L’auto si fermò sulla corsia di marcia centrale, in contromano. L’impatto fu estremamente violento, al punto che i passeggeri che occupavano il sedile posteriore furono sbalzati fuori dall'abitacolo. Il corpo della 14enne finì nel canaletto di scolo delle acque centrali. Sul posto intervenne la polizia stradale di Caserta per gli accertamenti del caso ed un'ambulanza del 118 per soccorrere le persone coinvolte nel sinistro.

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I medici tentarono l’impossibile per salvare il bimbo di 8 anni e il ragazzo di 16 anni, senza riuscirci. Le ferite erano troppo gravi. La moglie dell'indagato riportò ferite vistose al volto. I cinque tornavano a casa dopo una gita a Pietrelcina, nei luoghi di San Pio. Quando fu interrogato, il 34enne spiegò di aver guidato a velocità regolare, precisando che ad un tratto l'auto avrebbe sbandato, probabilmente a causa di quel problema legato alle condizioni degli pneumatici. Con l'inchiesta preliminare conclusa, la Procura di Nocera Inferiore chiederà il rinvio a giudizio per l'indagato. Quest'ultimo potrà, dopo la notifica, presentare eventuali memorie difensive o chiedere di essere sentito dagli inquirenti, qualora volesse integrare, chiarire o aggiungere elementi a sua difesa rispetto alle accuse. 

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