Le sfide del terzo millennio: dal cyber crime alle piattaforme criptate, dalle mafie tradizionali alle macromafie, dal terrorismo interno a Daesh. Sono alcuni dei temi trattati nel libro “Investigare 5.0” edito da Piccin e presentato ieri da uno degli autori: il vicecapo della polizia Vittorio Rizzi. La presentazione al Castello Aragonese nel corso della XVI edizione del Settembre Culturale, organizzata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Mutalipassi in collaborazione con l’associazione Campania Cultura. Nel corso dell'incontro Rizzi ha parlato molto anche dell’importanza del restituire giustizia alle vittime
e dei crimini d’odio.
Il libro affronta un viaggio nel tempo dove, partendo dalla storia della criminalistica guida il lettore sulla scena del crimine dove nel tempo il sopralluogo è diventato virtuale ed immersivo.
E se la tecnologia ha messo gli investigatori di fronte a nuove sfide, il crimine virtuale ha però continuato a mietere vittime reali e nel libro gli autori ci conducono in un altro viaggio affascinante, l’universo vittimologico.
Con Vittorio Rizzi ed Annamaria Giannini, che hanno curato l’opera, hanno collaborato i più grandi investigatori del mondo, dai Direttori di Interpol ed Europol a capi della polizia di Svizzera ed Argentina, oltre ad investigatori ed esperti forensi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
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