Rubano i caciocavalli destinati allo spettacoli sui briganti

Rubano i caciocavalli destinati allo spettacoli sui briganti
di Pasquale Sorrentino
Giovedì 13 Agosto 2015, 20:28
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“Grotta, Briganti e Cacio”, è un'opera teatrale all'aperto, allestita nella grotta di Monte San Giacomo, a circa 1.200 metri d'altezza, per far rivivere l'epoca dei briganti. E durante l'opera teatrale del maestro Enzo D'Arco vengono anche assaggiati prodotti locali. Caciocavalli soprattutto, inseriti anche all'interno di uno studio dell'università. Ebbene qualcuno - forse ispirato dal brigantaggio inteso come furto e non come resistenza - ha trafugati i caciocavalli nella grotta dei Vallicelli. "Già nei mesi scorsi, siamo stati costretti a registrare atti di vandalismo nei nostri confronti - dicono gli organizzatori - Nei giorni seguenti alle prime repliche di giugno, ignoti, o per meglio dire ignoranti, persone che ignorano la civiltà, hanno divelto e rubato pali di legno che servivano a sorreggere i fari per lo spettacolo, balle di paglia e quant’altro. La stessa cosa si è ripetuta dopo le repliche di luglio, e domenica scorsa ci siamo accorti che sono stati rubati i caciocavalli messi a stagionare nella grotta in zona Vallicelli del Monte Cervati. I formaggi erano protetti da gabbie in acciaio e posti a circa sei metri d’altezza, ma nonostante questo, persone organizzate, dobbiamo supporre, non si sono lasciate intimorire. Ora non possiamo rimanere più in silenzio. Ora vogliamo urlare a tutti questo ulteriore segnale di degrado della nostra società. Ora ci vediamo costretti a pensare che i “piemontesi” li abbiamo in casa? Il progetto “Grotta, Briganti e Cacio”, così come lo spettacolo, vuole anche essere una provocazione positiva, nel senso: proviamo a sentirci briganti, ma senza armi, “briganti moderni” o meglio ancora, “armati” di sani ideali, di senso d’appartenenza, di orgoglio.
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