Salerno, la giunta Napoli bis s'insedia
ma il Comune è chiuso alla stampa

Salerno, la giunta Napoli bis s'insedia ma il Comune è chiuso alla stampa
di Giovanna Di Giorgio
Martedì 19 Ottobre 2021, 14:55 - Ultimo agg. 16:43
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Sopra, all'interno di Palazzo di Città, la prima riunione della nuova giunta comunale. Giù, fuori dal palazzo, la protesta dei dipendenti delle coop, rimasti senza lavoro in seguito all'inchiesta che si è abbattuta sul Comune di Salerno, la stessa che vede tra i 29 indagati il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e che ha portato agli arresti domiciliari, tra gli altri, il consigliere regionale Nino Savastano, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Salerno. Non solo: fuori dal palazzo anche la stampa. Ai giornalisti non è stato permesso di entrare all'interno del municipio dove, oltre all'insediamento dell'esecutivo, sono anche in corso da giorni i conteggi dei voti da parte del seggio unico centrale. «Ordini superiori», la motivazione addotta dai vigili urbani che presidiano l'ingresso nello sbarrare l'accesso ai cronisti. 

Intanto, al secondo piano di palazzo Guerra, si è svolto l'insediamento della giunta. Fatta di tecnici e politici scelti da Napoli in seguito al terremoto giudiziario. Tutti presenti i nuovi assessori: Paky Memoli, vicesindaco e assessore alle pari opportunità, Paola Adinolfi (Bilancio), Gaetana Falcone (Pubblica istruzione), Paola De Roberto (Politiche sociali e giovanili), Alessandro Ferrara (Attività produttive e Turismo), Massimiliano Natella (Politiche ambientali). Con loro, anche i tre assessori tecnici: Claudio Tringali (Sicurezza e Trasparenza), Michele Brigante (Urbanistica).

Della squadra, però, c'è solo una foto inviata dal Comune. Niente più. 

Nessun giornalista, infatti, ha potuto metetre piede nel palazzo. Una situazione non sfuggita al Sindacato unitario giornalisti della Campania. «Porte sbarrate per i giornalisti al Comune di Salerno durante l'insediamento della nuova giunta - scrive in una nota il Sugc - L'amministrazione impedisce il diritto di cronaca per un evento di grande attenzione mediatica come quello della presentazione della squadra che governerà la città per i prossimi cinque anni. Si tratta di una decisione gravissima, un attacco all'articolo 21 della Costituzione». E ancora: «La scelta appare ancora più grave se pensiamo che Palazzo di Città è stato da poco investito da una inchiesta su appalti sospetti che vede coinvolto lo stesso sindaco Vincenzo Napoli. Non è in questo modo che il primo cittadino riuscirà a mettere a tacere i giornali - si sottolinea - Il nostro invito ai colleghi è quello di illuminare con ancora più forza le questioni all'attenzione della magistratura. Il diritto dei cittadini a essere informati correttamente non può essere limitato in alcun modo».

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