«La mappa per i turisti? Contiene tredici errori»

«Siti e monumenti, posizioni sbagliate rischiamo di avere un effetto boomerang»

La mappa
La mappa
di Barbara Cangiano
Venerdì 7 Luglio 2023, 08:24
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Errori di ortografia e di posizione: sono queste le accuse che il gruppo civico Salerno in Comune lancia nei confronti dell'amministrazione comunale, «colpevole» di aver diffuso mappe della città reputate sbagliate. Il post pubblicato ieri mattina sulla pagina facebook non è passato inosservato: se il consigliere comunale Elisabetta Barone è già pronta a scendere in campo con una interrogazione sul tema, l'assessore alle Attività produttive Alessandro Ferrara, getta acqua sul fuoco bollando il caso come un tentativo di denigrare gli sforzi messi in campo per incentivare il decollo turistico di Salerno.

«Grazie ad un certosino controllo dei nostri attivisti del Gruppo Turismo sono stati evidenziati, purtroppo, ben 13 errori senza contare quelli di ortografia si legge nel post - Posizionamento dei Giardini della Minerva (è indicata l'area della strada e i giardini privati di fianco); posizionamento chiesa Sant'Andrea de Lama (circa 400mt di errore); posizionamento San Pietro a Corte (è indicato sul fabbricato del vecchio Comune); posizionamento Museo Papi (è indicato il fabbricato di fronte); posizionamento Pinacoteca provinciale (è indicato l'insieme di fabbricati da piazza Sant'Agostino a via Mercanti); posizionamento Museo archeologico provinciale (è indicato sulla chiesa di San Benedetto, assente dai punti di interesse della mappa); posizionamento Cittadella giudiziaria (è stata traslata di 700mt al posto del parco Pinocchio); posizionamento Acquedotto medievale (è indicato essere in un palazzo residenziale); la chiesa di Santa Lucia viene indicata in leggenda ma non è segnalato il fabbricato sulla mappa; palazzo Fruscione è diventato 5/6 volte più grande inglobando l'Ave Gratia Plena, le chiese limitrofe e palazzi residenziali privati nelle vicinanze; Villa Carrara viene evidenziata ma non numerata rendendo di fatto introvabile sulla mappa il fabbricato; nel complesso di Santa Sofia vengono inglobati palazzi residenziali privati; piazza della Libertà e la Stazione marittima hanno errori di posizionamento dai 50 ai 100mt».

E ancora, denunciano gli attivisti, «tra i contatti di emergenze vengono elencati tutti, e solo in italiano, quando anche in Italia è ormai attivo da tempo il numero di emergenza unico europeo 112». Per Gianluca De Martino, «in questo modo offriamo una pessima immagine di Salerno e della sua organizzazione e questo rischia di avere un effetto boomerang con i tour operator. Non solo esigiamo le scuse alla città da parte di chi ha realizzato e commissionato questo lavoro, ma soprattutto la sua ristampa con soldi non pubblici». Un episodio gravissimo, incalza il consigliere comunale Elisabetta Barone, pronta a sottoscrivere una interrogazione per fare chiarezza sulla vicenda. «Chiederò di convocare l'assessore Ferrara nel corso della prossima commissione consiliare Annona e Turismo annuncia Ci spieghi a chi sono state commissionate le mappe che dovranno essere necessariamente ristampate a spese di chi ha sbagliato, perché non possono essere i cittadini a pagare sempre per le inefficienze altrui.

Tra mare sporco e indicazioni errate, stiamo mettendo in atto le condizioni ideali per far scappare da Salerno i visitatori».

Per Ferrara, la querelle non ha alcun fondamento: «Sono profondamente amareggiato da tutto questo dice Si tratta di polemiche strumentali volte unicamente a screditare il grande lavoro che stiamo facendo da mesi per cementare l'identità turistica della nostra città. Non c'è nessun errore, al massimo ci può essere qualche sbavatura nelle indicazioni in termini di distanza, ma questo è anche un problema dettato dalla stampa. In ogni caso parliamo di siti e monumenti che sono concentrati nel raggio di un chilometro quindi è inverosimile che i visitatori possano avere delle difficoltà. Inoltre esiste un QR code che consente di effettuare tour virtuali. Mi dispiace che si faccia ostruzionismo anziché sforzarsi di lavorare insieme per il bene comune».
 

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