Salerno e provincia, ritorna la tradizione dei presepi viventi

A Castellabate Gesù rinasce tra vasci e vichi

Salerno e provincia, ritorna la tradizione dei presepi viventi
di Giuseppe Pecorelli
Martedì 20 Dicembre 2022, 08:39
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L'infinitamente grande, il figlio di Dio, si fa piccolo per nascere in un'umile mangiatoia dove non ha né panni né fuoco. Nel presepe anche la piccolezza e la grandezza assumono valore particolare celando significati profondi, parlando senza dire. Non a caso anche le Natività, allestite nella provincia di Salerno, hanno forme e dimensioni differenti perché, partendo dal racconto dell'incarnazione di Dio, diversi sono i messaggi che si vuol proporre.

Sono migliaia le statue semoventi del presepe di Vibonati, dove sabato è stato inaugurato, nei duemila metri quadrati del Convento di San Francesco di Paola (è coperta l'intera superficie), il Museo Logos, mostra presepiale permanente suddivisa in 27 stanze. Non è solo la classica raffigurazione di quanto avvenne a Betlemme poco più di duemila anni fa, ma il racconto plastico di 2500 anni di storia, dagli eventi che precedettero la nascita del Bambino fino a oggi. Come dire: il Natale è l'evento decisivo che diede senso a quanto successo prima della venuta al mondo di Gesù, ma non si può prescindere da quel fatto se si vuole comprendere gli accadimenti che hanno segnato, nei secoli, la storia dell'umanità. «Vedere la meraviglia e lo stupore negli occhi dei visitatori spiega l'imprenditore Carmine Cardinale, promotore dell'opera è un'enorme soddisfazione che ha ripagato tutti i sacrifici fatti».

L'idea è di investire tutti i proventi in ulteriori progetti a beneficio del territorio. «Il Museo Logos prosegue la figlia Rossella è fruibile da un target molto ampio di persone, dai bambini, che possono ammirare la qualità artistica di ogni stanza, fino agli adulti che sicuramente apprezzeranno lo studio storico che c'è dietro ogni singola scena».

L'obiettivo, come spiega Erika Cardinale, è «trasformare Vibonati in un paese da Guinness» e in effetti manca poco perché il presepe sia inserito nel prestigioso albo per il numero di statue esposte. «Il prossimo obiettivo - afferma il sindaco Manuel Borrelli, che sabato inaugura con il presidente della Provincia, Franco Alfieri, e don Vincenzo Federico è coinvolgere istituzioni e scuole a livello regionale e nazionale».



Dall'immenso presepe di Vibonati si passa alla semplicità dei presepi viventi del capoluogo e di tanti comuni della provincia. Ogni paese è Betlemme. Rivive la rappresentazione del Natale nel centro storico di Salerno dove i visitatori «incontreranno» Maria, Giuseppe, il Bambino e i pastori in Largo Sedile del Campo, dalle 17.30 alle 22 di lunedì 26 dicembre. Ad organizzare, per il ventisettesimo anno, è l'associazione «Sant'Andrea nell'Annunziatella».

A Valva, nel centro storico, il presepe vivente sarà itinerante: appuntamento alle 19.30 del 22 e 23 dicembre e del 4 e 5 gennaio. Le mura medioevali di Castellabate accoglieranno le scene della Notte Santa nell'ambito di «Tra vasci e vichi», evento tradizionale che anima il borgo in inverno. Il presepe sarà visitabile dalle 19.30 del 22, 23, 26 e 27 dicembre. Il viaggio nel passato permetterà di riscoprire antichi mestieri, assaporare vecchi piatti tra balli, giochi e musica cilentana. Ad organizzare è l'associazione «PaesanaMente». Dalle 18 di lunedì 26 dicembre, a via Diaz di Montecorvino Rovella, sarà messo in scena il presepe vivente di San Francesco. Organizzano Pro Loco Rovella, fondazione «Madre Teresa di Calcutta» e comune in collaborazione con gli attori delle compagnie teatrali «Bottega del Giullare» e «Ipercaso», che accompagneranno i visitatori con le voci narranti. Ha una lunga storia il presepe vivente dell'antico borgo di Case Trezza, a Cava de' Tirreni. La rappresentazione, voluta dal comitato «Amici del presepe» e dal comune metelliano, sarà messa in scena lunedì 26 dicembre e il 1°, il 6, il 7, l'8 e il 14 gennaio (dalle 17 alle 21.30). E sarà Betlemme, il 28 e 29 dicembre (ore 19.30), anche il centro storico di Eboli. Nella Natività vivente, pensata dalla parrocchia di Santa Maria del Carmine e dell'oratorio Anspi «San Francesco», si fonderanno teatro, musica, gastronomia tipica, un mercatino e dei laboratori artigianali. Venerdì 30 dicembre, alle 19.30, diventerà presepe anche il borgo di Romagnano al Monte: la seconda edizione dell'allestimento scenico è curata dalla parrocchia Maria Santissima del Rosario e dalla locale Protezione civile.
 

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