Quattrodicenne pestato in piazza a Salerno, si chiude il cerchio sui responsabili del raid

Alcuni dei partecipanti all'aggressione sarebbero stati già individuati, ora si cerca di attribuire le singole responsabilità

L'aggressione denunciata dalla madre del ragazzo
L'aggressione denunciata dalla madre del ragazzo
di Petronilla Carillo
Martedì 15 Novembre 2022, 06:35 - Ultimo agg. 18:00
3 Minuti di Lettura

Si stringe il cerchio sul pestaggio di sabato sera in piazza della Libertà quando, un 14enne, è stato ferito al volto per uno sguardo di troppo ad una coetanea, membro di un altro gruppo di amici. I carabinieri della compagnia Salerno, agli ordini del capitano Antonio Corvino, starebbero stringendo il cerchio: alcuni dei partecipanti al pestaggio sarebbero stati già individuati, ora si cerca di attribuire le responsabilità ai singoli.

A denunciare l’accaduto, ricordiamo, è stata la madre della vittima la quale, dopo aver fatto refertare il figlio nella serata di sabato al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, si sarebbe recata nella mattinata di domenica in caserma per presentare un esposto.

Anche la vittima avrebbe fornito dettagli importanti ai militari dell’Arma i quali hanno lavorato secondo vecchie tecniche investigative non potendo contare sull’utilizzo delel telecamere di videosorveglianza, assenti a piazza della Libertà, e non funzionanti a Santa Teresa. 


Secondo quanto riferito dal 14enne, sarebbe stato avvicinato e picchiato da un gruppo di ragazzini che non conosceva. L’unica motivazione che si è data, visti anche gli improperi che gli erano stati rivolti, era l’aver guardato la ragazzina sbagliata. Gli amici della giovane, o forse il suo fidanzatino della giovane, nell’ottica del branco, si sarebbero infastiditi di quello sguardo di ammirazione e avrebbero reagito picchiando il responsabile. Qualcuno dei suoi amici avrebbe anche provato a difenderlo e sottrarlo all’aggressione, inutilmente. Per il 14enne la serata si è conclusa così, tumefatto di botte. Ed ha preferito rientrare a casa dove i genitori si sono immediatamente presi cura di lui. Secondo i sanitari ha riportato lesioni ritenute guaribili in una trentina di giorni.


Resta il problema delle telecamere, soprattutto in luoghi come piazza della Libertà che sono ora meta della movida under 18. Lo scorso aprile il ministero dell’Interno distribuì i fondi proprio per i sistemi di videosorveglianza, a Salerno capoluogo, 611mila euro. Eppure ci sono progetti fermi al palo da anni. Era il 2019, ad esempio, quando si parlò dell’attivazione di tre nuovi varchi ztl al centro: via Conforti, Corso Vittorio Emanuele e via Porta Elina. Un progetto mai partito per rallentamenti burocratici che portano conseguenze negative sia per le violazioni della zona a traffico limitato e sia per ragioni di sicurezza all’interno di quell’area. Le telecamere installate in città, a giugno scorso, sono 238. Ma, al momento opportuno, non tutte sono risultate funzionanti.

Video

Di queste, 175 al centro: villa comunale, teatro Verdi, via Roma, largo Campo, via Canali, via Mercanti, corso Vittorio Emanuele, Santa Teresa, lungomare Trieste, via Lanzalone, piazza della Libertà, Portacatena, piazza Amendola. Nella zona orientale, invece, ce ne sono 48: via Trento, via Posidonia, via Torrione, via Vinciprova e all’ingresso di ogni stazione della metropolitana. Proprio sulle telecamere hanno posto l’attenzione, nel corso di un incontro al comando provinciale dei carabinieri con il colonnello Filippo Melchiorre, anche i commercianti per i quali il buon funzionamento della videosorveglianza può essere un ottimo deterrente contro la criminalità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA