«Salerno in gran recupero dopo inchiesta e pandemia»

Il sindaco Napoli guarda al futuro

«Salerno in gran recupero dopo inchiesta e pandemia»
di Giovanna Di Giorgio
Sabato 31 Dicembre 2022, 11:40
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«La speranza è che il 2023 ci faccia dimenticare le difficoltà del passato e ci disponga a guardare a questa visione di città che tutti abbiamo sotto gli occhi ma della quale, forse, nessuno ancora si avveduto fino in fondo». Enzo Napoli chiude il 2022 senza nascondere le difficoltà nate da un avvio di legislatura nata con «un'azione giudiziaria severa» ma, al tempo stesso, guardando al futuro con ottimismo. Forse addirittura troppo: «La nostra città sarà sempre più bella, accogliente e all'altezza delle sfide che ci proponiamo». Il sindaco di Salerno, insomma, disegna la città di Arechi come «una sorta di isola felice» in ripresa dopo gli anni del Covid. Nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa - incontro apertosi con un minuto di raccoglimento, su richiesta del presidente dei giornalisti di Salerno, Enzo Todaro, per il giornalista dall'«anima pura e gentile» recentemente scomparso, Giovanni Vitale - il primo cittadino traccia un bilancio del 2022.

«Salerno sta recuperando a grandissime falcate quanto perso negli anni della pandemia - afferma Napoli - Dal punto di vita economico, la città è in rilancio, si stanno verificando fenomeni rilevanti di flussi turistici con Luci d'artista che, anche quest'anno, sta funzionando benissimo.

Abbiamo la città piena di turisti, visitatori, curiosi. Salerno dimostra di essere ancora una volta luogo di attrazione per le sue qualità urbanistiche, di città accogliente, splendida dal punto di vista formale che - sottolinea - ancora una volta è riuscita a fare un miracolo dopo due anni di pandemia».



Il sindaco fa riferimento alla «impennata degli sbarchi crocieristici», alla «offerta culturale alta», a iniziare dall'offerta del teatro Verdi. E ricorda anche l'ultimo risultato raggiunto, ovvero «la costituzione della Rete dei musei per massimizzare l'offerta attraverso un coordinamento». Altro grande capitolo è quello dedicato a opere e lavori pubblici. «C'è una visione che sta riprendendo corpo - continua Napoli - C'è un rilancio sotto l'aspetto delle realizzazioni dei cantieri». E giù a elencare le grandi opere in corso di realizzazione, dal nuovo palazzetto delle sport al nuovo lotto dei lavori di Porta Ovest, dal ripascimento alla copertura del trincerone ferroviario, dalla demolizione dei prefabbricati nella zona di Fratte al nuovo policlinico della città di Salerno, dalla riqualificazione del parco del Mercatello all'approvazione del Pums, dalle opere connesse al Trincerone per quanto riguarda la viabilità ai lavori in avvio sul corso Vittorio Emanuele. Elogiando «l'operosità dell'amministrazione», la fascia tricolore parla di «un fermento di realizzazioni che attraversano i vari segmenti delle opere pubbliche. Stiamo rispettando la cadenza che ci eravamo dati», gongola.

Non solo grandi opere e turismo. Napoli ricorda la «raccolta differenziata tornata al 65%» e l'aver portato a termine gli appalti sulla manutenzione del verde. E promette: «Torneremo nell'ordinarietà dei nostri abituali standard». Il sindaco non dimentica la battuta d'arresto: «Abbiamo iniziato la legislatura con un'azione giudiziaria severa che di fatto ha bloccato i lavori di tutte le cooperative. Qualcuno immaginava la nomina di un commissario che gestisse questa fase intermedia per fare le gare, così non è stato e abbiamo dovuto marcare dei ritardi che hanno creato grande sofferenza alla cittadinanza e grandi preoccupazioni per chi amministra». Altro aspetto sottolineato da Napoli è che «Salerno è una città solidale: noi impegniamo parte rilevane del nostro bilancio per la solidarietà». Non manca il riferimento agli sbarchi di migranti nel porto di Salerno portati avanti «con umanità e capacità di sostegno anche morale, non solo assistenza logistica. Non abbiamo mai fatto un passo indietro riguardo agli aspetti umanitari». Il momento più difficile? Nessuno, a detta del sindaco. Che ora pensa solo, e invita tutti, al concerto dei Negramaro.
 

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