Salerno, l'ultimatum del prefetto:
«Conti in ordine o scioglimento»

Salerno, l'ultimatum del prefetto: «Conti in ordine o scioglimento»
di Giovanna Di Giorgio
Mercoledì 8 Settembre 2021, 09:04 - Ultimo agg. 18:29
4 Minuti di Lettura

L'oggetto non lascia molto spazio all'interpretazione: «Mancata approvazione rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2020 - atto di diffida». La firma in calce è quella del prefetto di Salerno, Francesco Russo. Quando manca meno di un mese alle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale, quello uscente potrebbe addirittura essere sciolto. In mancanza dell'approvazione del rendiconto di gestione entro i prossimi venti giorni, infatti, «saranno attivati i poteri sostitutivi» e «avviata la procedura per lo scioglimento del consiglio comunale». Un pericolo inesistente per palazzo di città. Che, attraverso l'assessore al Bilancio, Luigi Della Greca, getta acqua sul fuoco: «Anche senza diffida avremmo fissato la data del consiglio comunale. Siamo pronti per approvare tutto». Stando ai termini indicati dalla Prefettura, bilancio e consuntivo dovranno essere approvati entro il 27 settembre. Ma a palazzo di città ogni cosa sarebbe pronta per approvare tutto entro una settimana. Stando alle indiscrezioni, il consiglio comunale - l'ultimo prima delle elezioni - potrebbe tenersi il prossimo 14 settembre. Il presidente dell'assise cittadina, Alessandro Ferrara, ha convocato per stamani la riunione dei capigruppo, dalla quale emergeranno la data e i punti all'ordine del giorno.

Prova a tranquillizzare gli animi, Della Greca, minimizzando e riducendo la questione a un fatto tecnico. «Il collegio dei revisori mi ha consegnato tutti i pareri - spiega l'assessore - Siamo pronti ad andare in consiglio comunale ed ad approvare tutto». E da approvare ci sono un bel po' di provvedimenti: «Conto consuntivo del 2020, bilancio 2021, Dup (documento unico di programmazione) 2021-2023, equilibri di bilancio, salvaguardia degli equilibri, debiti fuori bilancio e altri provvedimenti finanziari collegati al bilancio». La scadenza era stata fissata al 31 luglio scorso ma, «per lo stesso motivo per cui c'era stata la proroga al 31 luglio, veniva dato per scontato - sottolinea Della Greca - che sarebbe stato prorogato tutto al 15 settembre. Poi tutto è saltato per una serie di disguidi: la questione è arrivata all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri quando la data della proroga già era scaduta». All'ultimo consiglio comunale, lo scorso luglio, erano stati approvati provvedimenti relativi alla Tari e provvedimenti propedeutici al bilancio. Ma non il bilancio perché «si aspettava il provvedimento, che poi è uscito qualche giorno prima, del riparto dei fondi. Tecnicamente non c'erano i tempi per prendere in considerazione il riparto previsto dal decreto ristori e poter approvare tutto. Ci si chiedeva l'impossibile, perché il 24 luglio hanno convertito la legge e inserito le misure di come far fronte alla sentenza della Corte costituzionale e noi entro il 31 dovevamo approvare tutto».

L'assessore ribadisce: «È tutto pronto. Ieri sera (l'altro ieri, nda) i revisori mi hanno rassegnato i pareri quindi stamattina (ieri mattina, nda) avrei comunque ragionato per fissare la data del consiglio comunale. Le due cose sono arrivate quasi contemporaneamente».

Video

Ma l'opposizione non ci sta. E se il deputato di Leu Federico Conte aveva già parlato di «crisi economica, sociale, occupazionale e di vivibilità in cui la città versa ormai da anni, schiacciata da un debito comunale di circa 650 milioni di euro», il forzista Roberto Celano attacca: «L'amministrazione è allo sbando, non è in condizione di rispettare i termini, è in difficoltà per chiudere il bilancio. Ci sono disavanzi disarmanti e un indebitamento sconcertante». Per il consigliere «è ora di cambiare pagina e di dare la possibilità ad altri di amministrare e di dimostrare che è possibile dare una svolta a Salerno. Riducendo gli sprechi, debellando il sistema di clientele che costa all'amministrazione e quindi rendendo efficiente la macchina amministrativa, probabilmente si riuscirebbe a risanare il bilancio e ad avviare un'amministrazione più corretta anche sotto l'aspetto dei servizi offerti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA