Salerno, via Tasso diventa set per la Comenincini: folla di turisti e fan per Stefano Accorsi

Il centro storico di Salerno set per il film della Comencini con Stefano Accorsi

L'attore Stefano Accorsi
L'attore Stefano Accorsi
di Barbara Cangiano
Domenica 1 Ottobre 2023, 06:25
4 Minuti di Lettura

Ciak, motore, azione. Palazzo Conforti e palazzo Ruggi d’Aragona si affacciano su via Tasso e sembrano sbirciare il via vai frenetico di macchinisti, truccatori e attori, mentre dalle finestre qualcuno osserva, incuriosito dal clima magico che solo un set cinematografico sa regalare in una mattinata caldissima di fine settembre. Tra i vicoli del cuore antico della città spunta anche Stefano Accorsi che si inerpica sui basolati tra gli sguardi di qualche turista che ha deciso di spingersi nella parte più alta e più suggestiva del centro storico che, da pochissimi giorni, sta ospitando le riprese del nuovo film della regista Cristina Comencini. “Il treno dei bambini” è il titolo della pellicola tratta dal libro di Viola Ardone, prodotto da Palomar con il sostegno della Film Commission Campania. “What appens?” chiede una turista olandese intenta a fotografare le facciate degli edifici nobiliari e le loro antiche corti trasformate in rimesse per biciclette e depositi di fortuna. Le macchine da presa e i carrelli lasciano poco spazio ai dubbi. In via dei Canali c’è un gruppetto di fan: «Ci hanno detto che oggi arrivava Stefano Accorsi, siamo venuti per un autografo ma purtroppo era già andato via. Peccato, speriamo di incontrarlo nei prossimi giorni». Intanto i bassi bui, sprangati per anni, sono tornati a vivere, vestendosi a festa nei nuovi panni di una sartoria e di una rosticceria, mentre la troupe si muove veloce monitorando gli accessi dei passanti da largo Abate Conforti. Il film racconta la storia dei tanti bambini meridionali che nel secondo dopoguerra grazie al Partito comunista vennero affidati a famiglie del Nord e furono strappati così alla miseria. Molte comparse, tra cui proprio i minori, sono state scelte durante il casting che si è tenuto al teatro Augusteo nel mese di luglio. Le riprese dureranno circa tre settimane, per poi trasferirsi per un breve periodo a Napoli ed infine in Emilia Romagna, dove il treno dei bambini approda. Il protagonista è Amerigo che, nel 1946, lascia la sua casa, in un rione di Napoli e sale a bordo di un treno insieme a tanti altri suoi coetanei alla ricerca di un futuro migliore. La commozione della separazione dai suoi affetti, metafora di quanto taglienti ma indispensabili possano essere determinate scelte, è la lente privilegiata attraverso cui si osserva un Paese in ginocchio che prova lentamente a rialzarsi e a camminare sulle proprie gambe. Poco dopo le 15 la troupe inizia a smontare. Microfoni, carrelli, tappi, balle d’acqua volano da un androne a un furgone. 
LE VOCI
Saverio, in scooter, aspetta di poter passare per tornare a casa: «È divertente avere un set cinematografico sotto casa, non siamo abituati a vedere tutto questo movimento – racconta – Confesso che non avevo la benché minima idea di come si girasse un film, né di quanta cura e attenzione sono necessari per ogni singola scena. Sarà una bella esperienza ed è una cosa molto positiva per la città che anche grazie a questa operazione finirà nei circuiti nazionali e si farà conoscere da tante persone che magari vorranno venirci». E di qui a breve i set saranno due, perché dopo i casting tenuti la scorsa settimana al teatro Ghirelli, inizieranno le riprese della seconda serie della fiction dedicata all’avvocato Malinconico, tratta dagli omonimi romanzi dello scrittore salernitano Diego De Silva. La regia è di Luca Miniero, subentrato a Alessandro Angelini, mentre il protagonista sarà Massimiliano Gallo, attore visto di recente sul palcoscenico di Giffoni e del teatro delle Arti che ormai a Salerno è di casa.

Anche in questo caso, tanti angoli della città, dal centro storico alla stazione marittima, saranno la cornice per raccontare avventure e disavventure del legale d’insuccesso che ha conquistato la fama e la simpatia del pubblico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA