Stipendi d'oro al Comune di Sarno,
assolto dopo 11 anni ex dirigente

Stipendi d'oro al Comune di Sarno, assolto dopo 11 anni ex dirigente
di Nicola Sorrentino
Lunedì 18 Aprile 2022, 17:20
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SARNO. Assolto dopo 11 anni di processo perchè il fatto non sussiste. Secondo l'accusa, si era appropriato di centinaia di migliaia di euro per progetti incentivanti ai danni del Comune di Sarno. Questo quanto deciso dal tribunale per un ingegnere di 59 anni, salernitano, all'epoca responsabile del servizio urbanistica e lavori pubblici del comune dell'Agro. Il suo nome, insieme a quello di altri, era finito in una lista di indagati della Procura di Nocera che aveva coinvolto altri 30 dipendenti comunali. L'uomo rispondeva insieme a due colleghi di associazione a delinquere finalizzata ad appropriarsi di oltre 600mila euro attraverso progetti pagati dal Comune ai suoi dipendenti, che però non erano dovuti. Lui e altri avrebbero creato una squadra per studiare le richieste di concessione in sanatoria riguardo il condono edilizio, eludendo però le prescrizioni dei limiti imposti quali incentivi al personale del Comune per un'attività che non sarebbe stata comunicata, essendo stata disposta direttamente incentivazione economica per i partecipanti al progetto. Il resto delle accuse comprendeva truffa e peculato.

Ulteriori progetti ritenuti viziati furono quelli legati all'aggiornamento del regolamento edilizio e del programma di fabbricazione, per quello della sicurezza e catagolazione dei beni storici di Sarno e il lavoro interinale e rilievi celerimetrici.

Anni fa, il tribunale fece cadere l'associazione per delinquere, così come la truffa. Il peculato divenne abuso d'ufficio, andato in prescrizione. I fatti andavano dal 2006 al 2008. L'accusa chiese per l'allora responsabile 7 anni di carcere, il tribunale decise per l'assoluzione e la prescrizione di altri reati. In Corte d'Appello, i giudici hanno confermato l'assoluzione per il dipendente, ritenendo del tutto carenti le accuse nei suoi riguardi. Non ci fu alcun accordo tra funzionari e dipendenti, né un euro sarebbe stato preso illegittimamente all’insaputa del Comune. Questo fu il verdetto in primo grado, con ben 28 assoluzioni in un'inchiesta ribattezzata «Stipendi d’oro». L’indagine era nata dalla denuncia di un ex sindaco, con al centro una delibera straordinaria che sarebbe servita per giustificare alcune spese ed eludere i controlli degli ispettori ministeriali. 

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