Ravello, stop all'ambulatorio ginecologico di Ravello: l'unico medico in servizio va in pensione

Il medico ginecologo in servizio all'ambulatorio Asl di Castiglione di Ravello va in pensione: stop alle prestazioni ginecologiche

La ginecologia dell'Asl di Castiglione
La ginecologia dell'Asl di Castiglione
di Mario Amodio
Venerdì 27 Ottobre 2023, 06:05
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Niente più visite ginecologiche all’ambulatorio Asl di Castiglione rimasto scoperto da una settimana per effetto del raggiungimento del limite di età dello specialista in servizio. E così le donne della Costiera che si appoggiavano a quel presidio per consulti specialistici ed ecografie oltre che per i servizi di medicina legale sono costrette a raggiungere Cava dei Tirreni o Vietri sul Mare con gravi disagi. Soprattutto per le persone in gravidanza. Eppure l’unità operativa assistenza sanitaria materno infantile Costa d’Amalfi, oltre ad essere uno dei fiori all’occhiello del plesso sanitario di Castiglione di Ravello, produce circa 4.000 prestazioni l’anno essendo un punto di riferimento per la maggior parte della popolazione femminile del territorio. 
IL CASO
Una situazione paradossale se si considera che il dottor Alfonso Pepe, storico ginecologo dell’ambulatorio, aveva chiesto da almeno sei mesi il prolungamento dell’attività oltre il limite pensionabile. Almeno per altri due anni così come prevede la legge. Una istanza però che non avrebbe trovato risposta sia dalla direzione generale che dalla direzione sanitaria del distretto 63 Asl Salerno nonchè dal comitato zonale specialisti ambulatoriali. E così dal 19 ottobre scorso l’unità operativa assistenza sanitaria materno infantile Costa d’Amalfi si è ritrovata senza specialista e ha dovuto troncare l’attività ambulatoriale. Tutto questo da un giorno all’altro e senza nessuna comunicazione ufficiale che chiarisse se il ginecologo poteva restare o meno in servizio. Già, perché se avesse continuato a lavorare in unità operativa, sarebbe risultato “non autorizzato” per raggiunti limiti di età. Della situazione venutasi a creare sono state informate tutte utenti che erano presenti nella calendarizzazione degli appuntamenti. E che ora in larga parte invocano una soluzione. Soprattutto per contemplare le esigenze di tutte quelle donne in gravidanza che si sono ritrovate improvvisamente senza un punto di riferimento pluriennale certo, accogliente ed esaustivo per le richieste mediche. L’unità operativa assistenza sanitaria materno infantile Costa d’Amalfi è ora affidata alla sola ultratrentennale competenza delle ostetriche in servizio a Castiglione che continuano a erogare altri servizi come tracciati e pap test. Il problema resta però per le donne con richieste ginecologiche: per loro occorre necessariamente un ginecologo e al momento non resta che rivolgersi a Cava dei Tirreni. Almeno fin quando non verrà trovata una soluzione. Che tarda ad arrivare. Infatti sarebbe stato anche richiesto un sostituto momentaneo ma l’istanza non ha sortito risposta. Una situazione allarmante che oltre a generare disagi e problematiche rischia di seminare il dubbio che la salute materno infantile e della donna in generale in questo territorio non abbiano un peso. Eppure sono tante le donne, tra nonne, mamme, giovani e bambine che usufruiscono dei servizi dell’unità operativa che nel marzo del 2019 registrò persino la nascita di un bimbo di 2 chili e 770 grammi. Un evento eccezionale che non accadeva da dieci anni. Infatti all’epoca erano almeno due lustri che non si registrava un parto in Costiera Amalfitana.

A dare alla luce il bimbo, assistita nell’ambulatorio dalle ostetriche e dal ginecologo dell’unità materno infantile, fu una giovane mamma di Maiori che partorì nella sua terra a distanza di qualche anno dagli ultimi vagiti accolti nel comune della città della musica. Altre nascite si sono registrate in questi ultimi anni: due a Ravello e una a Tramonti. Comunque sia, considerata la situazione geomorfologica del territorio, resta indispensabile la presenza di un ginecologo capace anche di gestire situazioni di emergenza.

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