Supplenti, dopo le nomine subito raffica di rinunce

Le sedi assegnate con un algoritmo scontentato già 150 prof precari

Un'aula di scuola
Un'aula di scuola
di Gianluca Sollazzo
Sabato 2 Settembre 2023, 08:42
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La scuola ricomincia col valzer delle rinunce delle supplenze. A poche ore dall'attribuzione di 1.688 incarichi annuali effettuati dall'Ufficio scolastico provinciale, è già raffica di rinunce comunicate nella giornata di ieri da parte di docenti che risultano nelle liste per le supplenze. «Abbiamo una decina di giorni di tempo per procedere ad aggiustamenti e completamenti dichiara al Mattino il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra - l'algoritmo ha assegnato le sedi, ma ci sono anche molti aspiranti che si trovano su più materie in graduatoria. I docenti sanno bene in ogni caso che devono essere particolarmente attenti alle sanzioni vigenti in caso di rinuncia».

Qualora l'aspirante precario rinunci alla supplenza conferitagli dal sistema ovvero non prenda servizio entro il termine assegnato dall'amministrazione, il supplente non potrà ottenere supplenze lunghe fino al 30 giugno e al 31 agosto per tutto l'anno scolastico. C'è chi rifiuta per l'eccessiva lontananza dalla propria residenza. Chi ha preferito prendere un posto fisso al nord grazie allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi degli anni scorsi. E chi non è rimasto contento della sede assegnata. Le nomine avvenute nella giornata di giovedì in tempo di record da parte degli uffici di via Monticelli, guidati dal dirigente provinciale Mimì Minella, fanno registrare una prima tranche di disdette per varie motivazioni.

Ieri intanto l'avvio ufficiale dell'anno scolastico. Scuole riaperte e docenti chiamati alla presa di servizio. Si sono insediati a Salerno i nuovi presidi trasferiti, come Ida Lenza al liceo classico Tasso, Carmela Santarcangelo all'Istituto Profagri, Mariarosaria Napoliello al comprensivo Giovanni Paolo II, Angela Di Donato al comprensivo Montalcini, Cristina Sorgente al comprensivo di Giovi-Ogliara.

Presidi che ieri avrebbero desiderato partire con tutti i docenti ai loro posti, eppure si sono registrate non poche caselle vuote nello scacchiere degli organici. E scatta la corsa contro il tempo dell'Ufficio scolastico. Stando a quanto si apprende si registrerebbero almeno 150 rinunce di precari, ma il numero potrebbe lievitare.

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A fronte di numerose segnalazioni di rinunce da parte dei supplenti, l'amministrazione scolastica sarà costretta a pubblicare un nuovo bollettino delle nomine. I presidi stanno segnalando infatti la mancata presa di servizio dei precari, con inevitabili ripercussioni in termini di coperture delle cattedre. Il nuovo bollettino delle nomine sarà necessario a causa del picco di rinunce di posti da parte dei supplenti, molti dei quali hanno preferito emigrare nelle scuole del nord Italia per prendere un posto stabile in altre province dopo aver vinto un concorso. Giovedì erano state assegnate 1.688 cattedre annuali a copertura di posti vacanti.

Ben 1.252 supplenze sono state indirizzate alle cattedre di sostegno, visto il numero elevato di posti in deroga assegnati su organico di fatto dall'Ufficio scolastico regionale. «Quest'anno giungono con anticipo le assegnazioni degli incarichi annuali, frutto di un intenso e tempestivo lavoro svolto dall'ufficio scolastico provinciale di Salerno dichiara Susy Parrillo, referente territoriale Uil scuola Salerno - così già il primo settembre hanno preso servizio migliaia di docenti di ogni ordine e grado di scuola.

Un solo aspetto negativo da evidenziare: nonostante l'avviso da parte dell'ambito territoriale di Salerno del 18 agosto, che comunicava ai neo immessi in ruolo di effettuare la rinuncia ad un eventuale incarico di supplenza, molti docenti non hanno provveduto. Pertanto, il famigerato algoritmo ha comunque assegnato loro un incarico che non potranno assumere sottolinea Parrillo - A questo si aggiunge la scelta di molti docenti che, avendo ottenuto sedi disagiate, decidono di rinunciare all'incarico. Tutto questo finisce per danneggiare i colleghi che in questa prima tornata non hanno ottenuto alcuna sede». Nel mirino finisce anche il fallibile algoritmo. «Il sistema, infatti, non prevede il ripescaggio chiude Parrillo - dunque questi posti saranno necessariamente assegnati a chi ha punteggio minore. Si apre così probabilmente la strada a nuovi contenziosi».
 

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