Salerno, imprenditore rapinato con la pistola di 12mila euro alla cassa veloce della banca

Rapinato a Salerno un imprenditore mentre versava dodicimila euro alla cassa veloce della banca

Polizia durante un intervento
Polizia durante un intervento
di Petronilla Carillo
Sabato 2 Settembre 2023, 06:25 - Ultimo agg. 18:17
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Aveva pensato che i soldi sarebbero stati al sicuro in banca, soprattutto in vista del week end e di un maggior afflusso di clienti nel suo bar del lungomare Colombo. Così ieri mattina, prima di andare a lavoro, è passato per la Banca Sella presso il parco Arbostella. È entrato nel vano dove ci sono i bancomat ed ha iniziato le operazioni di versamento presso la cassa continua: dodicimila euro.

Qualcuno forse lo aveva seguito, o aveva avuto una dritta, o (peggio) è soltanto stato fortunato. Fatto è che il rapinatore che gli si è avvicinato, minacciandolo con una pistola, è riuscito a portare via un bottino molto importante. È accaduto tutto in una manciata di secondi, ripresi dalle telecamere a circuito interno dell’istituto. I rapinatori erano in due, entrambi con il viso travisato. Uno è rimasto al di fuori, sullo scooter acceso, l’altro è entrato dentro, Si è avvicinato all’imprenditore e lo ha minacciato con una pistola proprio mentre stava mettendo i soldi nel cassettino della cassa. Si è fatto consegnare il denaro ed è fuggito via con il complice che fungeva da palo facendo perdere le proprie tracce. 

Sono partite subito grazie alla immediata segnalazione della vittima che ha chiamato il numero europeo 112 che fa capo alla centrale operativa della questura. Sul posto è arrivata dapprima una pattuglia delle Volanti in soccorso dell’imprenditore e subito dopo gli agenti della Squadra mobile (agli ordini del vicequestore Gianni Di Palma) con la Scientifica.

Gli agenti hanno raccolto la testimonianza dell’uomo, ancora sotto choc, e acquisito i filmati delle videocamere di sicurezza della banca. Poi l’attenzione degli inquirenti si è concentrata sui dettagli raccontati dall’uomo e sulla ricerca di altre telecamere della zona che possano aver inquadrato i due balordi almeno durante il tragitto percorso per arrivare o andare via.

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Gli investigatori stanno anche cercando di capire se il colpo di ieri sia stato una casualità oppure sia stato pianificato. Nel primo caso i due potrebbero essersi trovai lì, pronti a racimolare soldi da chi si avvicinava alla cassa versamenti, oltre che prelievi, oppure potrebbero essere stati avvisati da qualcuno che sapeva che l’imprenditore avrebbe versato una cospicua cifra. Il colpo potrebbe anche essere conseguenza di un’azione studiata a tavolino, dopo giorni di osservazione del flusso di clienti dell’esercizio e degli spostamenti, oltre che delle abitudini dell’imprenditore. I controlli in queste ore sono anche a carico di pregiudicatiti della zona Pastena che potrebbe aver preso di mira il negozio o la vittima. 

E quanto accaduto ieri pone, ancora una volta quando si tratta di sicurezza urbana, il problema dell’assenza di telecamere in città: sul lungomare di Salerno come, soprattuttp, in periferia. In alcune circostanze, anche della presenza di impianti vecchi e non funzionanti. Eppure di proclami sulle telecamere da impiantare in città se ne fanno tanti, forse troppi.

Lo scorso marzo il sindaco Enzo Napoli ha annunciato la partenza del lavoro di sistemazione di nuove 22 telecamere tra piazza della Libertà e il sottopiazza. A fine febbraio, invece, sono stati firmati in prefettura 77 protocolli con altrettanti Comuni o gli enti di ambito territoriale, che hanno fatto richiesta per l’installazione di telecamere sul proprio territorio. I progetti ci sono e sono stati esaminati in sede di tavolo tecnico in Prefettura, con la collaborazione delle forze dell’ordine, ora si attendono i finanziamenti. I protocolli, però, riguardano tutti la provincia. Lo scorso aprile Salerno capoluogo ebbe 611mila euro di finanziamenti per le telecamere: i progetti ci sono ma sono fermi al palo da anni. Le telecamere installate in città, a giugno 2022, sono 238. Ma, al momento opportuno, non tutte sono risultate funzionanti. Di queste, 175 al centro: villa comunale, teatro Verdi, via Roma, largo Campo, via Canali, via Mercanti, corso Vittorio Emanuele, Santa Teresa, lungomare Trieste, via Lanzalone, piazza della Libertà, Portacatena, piazza Amendola. Nella zona orientale, invece, ce ne sono 48: via Trento, via Posidonia, via Torrione, via Vinciprova e all’ingresso di ogni stazione della metropolitana.

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