Tentata estorsione
due legali a processo

Tentata estorsione due legali a processo
di Nicola Sorrentino
Sabato 7 Novembre 2020, 06:00
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Una fattura creata ad arte per non pagare dei canoni di locazione, con la quale veniva sostenuto di vantare un credito da chi li aveva citati per morosità. Due avvocati del foro di Nocera Inferiore ed un imprenditore finiscono a giudizio per tentata estorsione. L’indagine condotta dal sostituto procuratore Anna Chiara Fasano risale al 15 marzo 2018, quando il legale rappresentante di una società e proprietario di una struttura alberghiera a Nocera Superiore mandò all’imprenditore - che gestiva una società che aveva avuto la locazione della struttura ricettiva - un atto di precetto per morosità, a causa della mancata corresponsione dei canoni di locazione. In risposta a questo atto, l’indagato, insieme ai due avvocati, presentò ricorso per dichiarazione di fallimento contro chi lo aveva citato per morosità. E addebitandogli «artificiosamente» un mancato credito di 35mila euro.

In questo modo, i tre avrebbero costretto la vittima a difendersi in tribunale per uno stato di insolvenza che in realtà non esisteva. Secondo le accuse, i tre avrebbero approfittato del soggiorno presso quello stesso albergo del figlio della vittima, producendo una fattura relativa a quella sistemazione, ma «ideologicamente falsa perché retrodatata rispetto alla effettiva emissione». Il ricorso presentato serviva ad «intimidire la vittima e ad indurla a cercare una soluzione compromissoria rispetto al credito vantato, per evitare i rischi connessi alla pendenza di una procedura fallimentare». Il Tribunale fallimentare, in seguito, aveva tuttavia respinto il ricorso presentato dai due avvocati, dando modo alla vittima di sporgere una seconda denuncia contro quell’amministratore.

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