Ucciso in Romania,
il cellulare è sparito

Ucciso in Romania, il cellulare è sparito
di Antonio Vuolo
Giovedì 3 Novembre 2016, 06:40 - Ultimo agg. 08:28
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ASCEA -  Rientrerà stasera nel Cilento la salma di Antonino Sessa, il 65enne di Piano di Sorrento residente ad Ascea, ucciso in Romania nei giorni scorsi. L’uomo era stato massacrato di botte dal fidanzato di una 34enne romena, con cui il pensionato aveva avuto una relazione durante la permanenza della donna in Italia. Ieri mattina, intanto, gli inquirenti romeni, che indagano sull’omicidio, hanno ascoltato la figlia maggiorenne del 65enne per cercare di avere ulteriori informazioni utili alle indagini. La stessa figlia, accompagnata dal legale difensore Gianluca D’Aiuto, si è costituita parte civile. Tra due mesi circa, invece, sarà fissata l’udienza per il processo. Attualmente, l’unico accusato per l’omicidio di Antonino Sessa è il 40enne Revelino Plesa, attuale compagno della 34enne romena e sottoposto per un mese ai domiciliari in attesa dell’inizio del procedimento giudiziario. Alla famiglia Sessa, la polizia romena ha restituito anche tutti gli effetti personali dell’uomo, compresa l’auto con cui si era recato a Vama, il piccolo comune nella regione della Bucovina dove si è consumata la tragedia. L’unico oggetto non ritrovato dagli inquirenti è il telefono cellulare del 65enne. 

«Il procuratore non ha potuto dire molto - spiega l’avvocato D’Aiuto - perché le indagini sono ancora in corso. Ancora non conosciamo l’esito dell’autopsia e mi suona strana la scomparsa del cellulare. Ad ogni modo, gli inquirenti stanno indagando per conoscere quali celle ha agganciato durante la permanenza del signor Sessa in Romania». Gli inquirenti seguono al momento la pista passionale. Sessa, infatti, era giunto in Romania per convincere la donna a tornare con lui in Italia. Al suo rifiuto, il 65enne sarebbe diventato aggressivo e le avrebbe tirato i capelli, scatenando la reazione del suo attuale compagno, Revelino Plesa, che l’ha colpito ed ucciso con numerosi calci alla testa. Non è da escludere che Sessa si fosse recato in Romania per riavere denaro prestato alla 34enne e che, proprio per questo, gli sia stata tesa l’ imboscata.
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