Covid, il vaccino italiano parla campano:
cittadinanza onoraria al prof di Sant'Arsenio

Covid, il vaccino italiano parla campano: cittadinanza onoraria al prof di Sant'Arsenio
di Pasquale Sorrentino
Giovedì 7 Gennaio 2021, 12:08
3 Minuti di Lettura

Arrivano i risultati della fase 1 del vaccino anti covid messo a punto dall’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Spallanzani” e da ReiThera ed il Vallo di Diano festeggia due volte. Innanzitutto perché si tratta di uno strumento molto promettente per contrastare la pandemia. Poi perché ai vertici dell’Istituto Romano, che rappresenta un’eccellenza nel settore a livello europeo, c’è un illustre valdianese: il direttore scientifico originario di Sant’Arsenio Giuseppe Ippolito.

Un nuovo vaccino tutto italiano che sfoggia caratteristiche che nulla hanno da invidiare agli altri già in produzione. Si tratta di un farmaco monodose (contro le 2 necessarie per quelli maggiormente impiegati oggi). Inoltre si conserva ad una temperatura tra +2 e +8 gradi (contro gli addirittura -80 di quelli più usati, fatto che ha  importanti ripercussioni economiche e logistiche).

Gli scienziati confidano di arrivare presto ad una produzione di circa 100milioni di dosi all’anno. Di tutto rispetto la percentuale di immunizzazione che ne deriva che è superiore al 92%. 

«Abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza: il vaccino non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazione, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante e il vaccino è ad una sola dose». Così il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito alla presentazione dei risultati della Fase 1 della sperimentazione del Vaccino GRAd-CoV2 di ReiThera, di produzione italiana.

Video

«La storia del dottor Ippolito, oltre che inorgoglire i cittadini del Vallo di Diano – dichiara in merito Raffaele Accetta, Presidente della Comunità Montana – dimostra ancora una volta quanto sia valida la filosofia della Strategia Nazionale di investire nelle aree interne che con il proprio patrimonio umano tanto hanno dato ed hanno da dare alla ricerca scientifica, alla cultura, alla politica, all’economia ed alla società della nostra Nazione. A lui ed ai ricercatori dello Spallanzani va tutta la nostra gratitudine. Per lui proporremo una cittadinanza onoraria di tutto il territorio del Vallo di Diano con benemerenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA