Salerno, vandalizzati i murales di Gatto sulla scalinata dei Mutilati

La denuncia del presidente della Fondazione Filippo Trotta: opera di giovani vandali che si dichiarano writer

I murales di Gatto vandalizzati
I murales di Gatto vandalizzati
di Barbara Cangiano
Giovedì 4 Gennaio 2024, 06:10 - Ultimo agg. 13:10
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Per la terza volta, in soli otto mesi, i murale dedicati al poeta salernitano Alfonso Gatto presenti sulla scalinata dei “Mutilati”, che si snoda tra via Velia e piazza Principe Amedeo, sono stati danneggiati. A darne notizia è la Fondazione a lui dedicata, che in un post su facebook stigmatizza duramente l’accaduto: «Complimenti a questi ragazzini per il bel lavoro effettuato. Opere imprescindibili per le sorti dell’umanità». Il riferimento è a qualche giovane writer (o gruppo di writer) che ha ben pensato di sfregiare un’opera d’arte di poesia visiva apponendo il proprio tag che, nella cultura hip hop contraddistingue e racconta la cifra stilistica del presunto artista. «Siamo di fronte a due ipotesi – taglia corto il presidente della Fondazione Filippo Trotta – Se abbiamo a che fare con dei graffitisti in erba, possiamo immaginare che nella loro cultura quel tag abbia lo stesso valore di un like sui social, insomma una specie di segnale di presenza e di approvazione. Purtroppo però, pur volendo essere buonisti, c’è da sottolineare il grande e grave problema di interpretazione da parte di chi non ha compreso che i nostri non sono graffiti, ma azioni di poesia urbana tese a rendere fruibili in strada le poesie di Gatto. Se invece siamo in presenza di un atto vandalico tout court – insiste Trotta – allora stiamo tradendo lo spirito comunicativo dell’arte di strada e quindi abbiamo a che fare con un gesto figlio della stupidità». 

Fatto sta che negli ultimi mesi sono numerosi gli episodi che si sono susseguiti «e sono molti di più di quelli che abbiamo contato negli ultimi dieci anni, da quando cioè l’opera è stata realizzata», ricorda Trotta. Era il 2014 quando l’artista Alice Pasquini si mise al lavoro per fare cambiare pelle alla scalinata su cui è successivamente intervenuto Greenpino, direttore artistico del progetto dei Muri d’autore, nato da un’idea condivisa con il poeta Valerio Forte per ricordare Gatto attraverso la graficizzazione delle sue poesie, trasportando così la potenza della parola nel segno, e per valorizzare, attraverso degli interventi di rigenerazione urbana, alcuni luoghi caratteristici del centro storico, come largo Fornelle, dove il poeta nacque, vicolo San Bonosio o il largo della Scuola Medica Salernitana. «È molto probabile che sia scattato un pericoloso principio di emulazione – dice Trotta – Altrimenti non saprei spiegarmi la ragione di questi fenomeni che stanno diventando ravvicinati nel tempo».

Qualche mese fa, infatti, scritte volgari e falli andarono a deturpare anche le opere d’arte realizzate nel rione Fornelle. In questo caso il progetto volto a ricordare l’intellettuale cittadino nasceva dalla collaborazione tra la Fondazione Gatto e il team di Inward, Ossevatorio sulla creatività urbana diretto da Luca Borriello, in collaborazione con l’Università degli studi di Salerno. 

Adesso la Fondazione chiederà un incontro all’amministrazione comunale per fare il punto su questa problematica ed altre questioni ancora aperte. Gli uffici verranno sollecitati affinché si possa ottenere l’autorizzazione permanente ad intervenire con le manutenzioni per il ripristino dello stato dei luoghi, «in modo da evitare ogni volta lunghe trafile burocratiche che al danno aggiungono la beffa. Mi auguro – conclude Trotta – che ci possa essere più rispetto per l’arte e più in generale per i beni comuni».

Un nodo che sembra strozzare l’intero centro storico: è infatti di ieri l’ennesima denuncia che arriva dal Comitato territoriale Salerno Mia di Dario Renda rispetto all’abbandono indiscriminato di rifiuti tra via Porta Rateprandi, via Tasso, largo Campo e via Canali: «L’amministrazione deve agire con forza per tutelare la salute e il decoro ormai perduto della nostra città», denunciano gli attivisti della pagina facebook. «Noi residenti rispettosi delle regole abbiamo il diritto di vivere in una situazione totalmente diversa da quella a cui siamo costretti da ormai da troppo tempo».

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