Alzheimer, un sonnifero potrebbe essere la chiave per ritardarlo? L'ultimo studio americano

Sabato 22 Aprile 2023, 19:20 | 1 Minuto di Lettura

I sintomi

I risultati indicano che la mancanza di sonno (ovvero l'insonnia) o una cattiva qualità del sonno può aumentare la formazione delle placche amiloidi nel cervello e della proteina tau, entrambi segni della malattia. La ricerca è stata condotta su un gruppo di volontari di età compresa tra 45 e 65 anni, senza alcun declino cognitivo, ai quali sono state somministrate dosi diverse di uno stesso sonnifero e misurata la presenza, nel liquido cerebrospinale, dei livelli delle proteine amiloide e tau.

© RIPRODUZIONE RISERVATA