«Storie di vita in movimento», progetto contro l'artrosi

«Storie di vita in movimento», progetto contro l'artrosi
Mercoledì 26 Novembre 2014, 09:41
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«Storie di vita in movimento» è un progetto che prevede una serie di eventi locali e la diffusione di materiale informativo che sarà consultabile dal sito ufficiale dell’iniziativa (www.storiedivitainmovimento.it) finalizzati a condividere utili suggerimenti per alleviare i sintomi dell’artrosi e per favorire un veloce riacquisto della capacità di movimento.

Oltre 4 milioni di italiani che sono costretti a convivere con questa patologia.

Nel corso della presentazione del progetto sono state illustrate le principali evidenze che sono emerse da una ricerca condotta dal Censis che ha ispirato “Storie di vita in movimento”.

Di seguito i risultati più rilevanti che sono emersi dall’indagine che è stata eseguita su un campione di pazienti e di medici di medicina generale:

Il 28,7% del campione dei pazienti coinvolti ha interpellato un medico dopo oltre un anno dal presentarsi dei primi dolorosi sintomi.

Il 28,4% degli individui colpiti dalla patologia ha indicato di non essere ricorso a nessuna terapia poiché preferiva sopportare il dolore

Il 54,4% dei medici di medicina generale intervistati vorrebbe ricevere un flusso di informazioni maggiori sull’artrosi

Il 76,4% dei pazienti ai quali è stata impiantata una protesi al ginocchio o all’anca ha affermato che la terapia più efficace è proprio quella chirurgica

L’84% dei medici di medicina generale coinvolti nello studio ha indicato di essere il punto di riferimento centrale nella cura dei propri pazienti con artrosi

Dai risultati dell’indagine è emerso anche che oltre il 72% normalmente consiglia ai pazienti la struttura presso cui ricoverarsi per l’intervento, a fronte del 27% circa che non lo fa

Tra i criteri cui si attengono i medici di medicina generale che hanno dichiarato di consigliare ai pazienti la struttura ospedaliera per l’intervento, la larga parte di quelli intervistati (83,3%) ha risposto di basarsi sulle indicazioni fornitegli dai medici specialisti di conoscenza, mentre non sono stati indicati come criteri utili di elezione del centro presso cui sottoporsi a intervento né il numero di interventi eseguiti, né tantomeno la lunghezza delle lista d’attesa

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