Ascoltare il proprio cuore: al Monaldi workshop sulle cardiopatie congenite dell'adulto

Ascoltare il proprio cuore: al Monaldi workshop sulle cardiopatie congenite dell'adulto
di Maria Elefante
Martedì 8 Ottobre 2019, 16:33 - Ultimo agg. 20:14
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Saper convivere con il proprio cuore. Conoscerlo e accudirlo. Ma soprattutto capire quando lancia segnali importanti per poi rivolgersi agli specialisti. Per chi nasce con una cardiopatia congenita le limitazioni possono limitare molto la qualità della vita. Così imparare a riconoscere i sintomi della propria malattia per stabilizzare un’eventuale crisi ed essere consapevoli degli effetti che possono provocare i farmaci possono diventare delle abitudini ‘salvavita’. L’unità diretta dal Professor Berardo Sarubbi dell’Ospedale Monaldi, in occasione del decimo convegno sulle cardiopatie congenite dell’adulto si rivolge ai pazienti e alle famiglie insegnando loro a riconoscere i sintomi di un infarto o della propria cardiopatia. “Un paziente istruito non solo rende più facili i processi decisionali che riguardano la sua salute ma riduce le ospedalizzazioni”. Ha spiegato Sarubbi. Seguire i pazienti in modo non convenzionale ed effettuando controlli periodici dunque non solo riduce i rischi per il proprio cuore ma giova al sistema sanitario evitando, di fatto, di ingolfare le liste d’attesa. 
 

La struttura napoletana è il punto di riferimento regionale sul trattamento delle cardiopatie congenite dall’ età neonatale o pediatrica (unità operativa sotto la direzione della professoressa Maria Giovanna Russo) a quella adulta. L’Unità Guch, ovvero Grown-up congenital heart (cardiopatie congenite cresciute) segue ogni anno oltre 12 mila pazienti provenienti da tutta l’Italia Meridionale. Monitorando sia i pazienti sottoposti a interventi cardiochirurgici, sia per i pazienti che non hanno affrontato operazioni. E il convegno che per tre giorni vede protagonista il Monaldi nella scena internazionale, metterà a confronto i protocolli assistenziali dei più importanti centri mondiali nella cura dei cardiopatici congeniti adulti. “Verranno discusse le più avanzate tecniche cardiochirurgiche, di emodinamica ed elettrofisiologia interventistica - spiega Sarubbi - le nuove acquisizioni in tema di trattamento farmacologico nello scompenso cardiaco, nell’ipertensione polmonare, nella gestione delle aritmie, nella prevenzione della morte improvvisa e nell’utilizzo dei nuovi anticoagulanti”. 
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