Napoli, i 40 anni del locale “Rosolino”: «Tra tradizione e contemporaneità»

Cibo e musica sul lungomare, tra personaggi noti e chef di ieri e di oggi

Napoli, i 40 anni del locale “Rosolino”: «Tra tradizione e contemporaneità»
Napoli, i 40 anni del locale “Rosolino”: «Tra tradizione e contemporaneità»
di Emanuela Sorrentino
venerdì 22 novembre 2024, 13:00 - Ultimo agg. 13:01
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Di ricordi ne ha tanti Antonio Rosolino, patron del ristorante club Rosolino che festeggia 40 anni di storia sul lungomare e 55 di carriera. Personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo hanno cenato ai suoi tavoli, accolti con professionalità ed eleganza da Antonio e dalla sua bella famiglia.

Una famiglia fatta anche di tanti collaboratori: ne sono un esempio lo chef Luigi Napolitano che ricorda il “rigatone rosolino”, cavallo di battaglia dello chef che oggi come all'epoca lavora nelle cucine del locale e che ha creato un piatto in perfetto stile anni ’80, preparato con pomodorini, melanzane, prosciutto cotto e parmigiano. 

Con lui, da 12 anni c’è lo chef Stefano Iermano, lavorano in stretta sinergia e adesso tutti vanno pazzi per lo “spaghettone rosolino”, cucinato con aglio, olio, gamberi rossi e tarallo sbriciolato. 

La storia

La storia: nel 1985 Antonio apre il ristorante “Rosolino” e lancia in città, per la prima volta, le “cene spettacolo”, riproposte con successo oggi, nel fine settimana, dalle figlie Astrid e Monica, che da oltre 15 anni lavorano nel mondo della ristorazione. Tutti i “big” dell’epoca cenano e ballano da Rosolino e al piano bar si esibiscono: Franco Califano, Sergio Endrigo, Georges Moustaki, Wes e tanti altri.

«Comincio la mia attività nel ’68 e apro l’Anthony Club in stile Trocadero parigino – racconta Antonio Rosolino - ed è subito un successo, che continua per molti anni; tutta la Napoli che conta anima il locale. Arriviamo al 1985, una cena spettacolo costa 28mila lire e il lunedì c’è sempre a cena Diego Armando Maradona con i calciatori del Napoli. Hanno con noi una sorta di contratto da 100 cene. A pranzo si possono incontrare giornalisti, i grandi politici dell’epoca, medici che partecipano ai congressi che si svolgono nei grandi alberghi sul lungomare; la sera: cantanti, attori, figure di spicco della movida. Sono gli anni ’80, che vedono protagonista la borghesia dell’epoca, che mangia con gusto e ama divertirsi».  

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Nel menù ideato dagli chef Napolitano e Iermano, che hanno creato un duo perfetto in cucina: tartare di ricciola, polpo croccante affumicato, frittura “acqua salata”, linguine con le cozze, zitone alla genovese sbagliato, pescato del giorno e dolci fatti in casa, tiramisù, crema di pastiera e lingotto al cioccolato.

Nel fine settimana, con il ristorante si anima anche il club, dove si esibiscono tanti cantanti che già suonano negli anni ’80, come Jerry Calà ed Erminio Sinni, accanto a Gianluigi Lembo e la Raul Swing Orchestra.

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