Presto a Napoli ShoWine, il vino che diventa spettacolo: l'evento zero è fissato per il 14 aprile a Mantova

L'idea è nata dalla mente dell'imprenditore Flavio Carletti con lo scopo di unire intrattenimento e divulgazione gustando vini pregiati

Flavio Carletti
Flavio Carletti
Venerdì 27 Gennaio 2023, 15:58
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Nel corso dell'anno è previsto a Napoli l'approdo di ShoWine, il vino che diventa spettacolo.

Un progetto nato dalla mente dell’imprenditore Flavio Carletti a cui è venuta l’idea di combinare show e vino: «Sono da sempre accorto e appassionato in merito a tutto ciò che si muove attorno a questo “nettare”. Circa un anno fa, proprio davanti a un bicchiere di vino, ad una colazione di lavoro, ho incontrato una progettista di impresa, le ho raccontato il mio sogno ed eccoci arrivati qui con quella che chiamiamo “operazione V3”. Abbiamo sviluppato l’attività ShoWine ed inserito all’interno un programma di incontri-evento che hanno un format ben definito e replicabile».

L'appuntamento zero è fissato per il 14 aprile a Mantova.

ShoWine dunque promette di dar vita ad  incontri-evento che saranno decisamente diversi dalle solite degustazioni: «Oltre a degustare ovviamente qualche calice di vino selezionato dal nostro esperto per l’occasione (abbinato a degustazioni di cibo di eccellenza) - spiega Crletti - al centro ci sarà la presenza di due esperti professionisti: un divulgatore enoico, il più quotato a livello nazionale, ed un primario gastroenterologo, i quali, in un confronto diretto e animato, dibatteranno proprio sul “bere sano”. Questo coinvolgerà anche gli ospiti che avranno scelto di partecipare all’evento, anche grazie alla presenza di uno straordinario moderatore sui generis, il giornalista Luca Marfé. È un po’ come andare a teatro, occorre partecipare per godersi l’esperienza.

Molto si giocherà proprio sulle emozioni e sulle sorprese che saranno diverse per ogni incontro».

ShoWine si occupa nello specifico di tutto ciò che riguarda la realizzazione delle migliori condizioni per conservare nel tempo il vino e per far sì che questo, quando viene stappato e versato nel calice, dia il meglio di sé: «Questo è fin dove possiamo arrivare noi di ShoWine, e siamo interessati a capire e far capire il significato più ampio possibile di che cosa significhi “bere bene”. Bere bene inteso anche come bere sano, bere al meglio, apprezzare a 360° anche il momento in cui ti versi il vino nel calice e lo gusti, che tu sia da solo o che tu sia in compagnia. Ecco, quindi, che è emersa l’esigenza di avere due competenze, ed ecco come abbiamo pensato a Saverio Russo e al Professor Gianfranco Francioni. Russo intanto non è un semplice sommelier, ma è un autentico conoscitore del mondo enoico. Ha una profonda conoscenza del vino, partendo dalla vigna alla cantina, e poi al risultato che abbiamo alla fine dell’affinamento delle bottiglie. Perché lui vive il tutto direttamente in prima linea, anche presso le aziende. Va a conoscere l’agronomo, l’enologo, quindi è proprio un profondo conoscitore della vita del vino in tutte le sue sfaccettature e della ampia proposta, visto che tra le altre cose siamo anche il Paese al mondo per il maggior numero di vini autoctoni». Spiega l'imprendirore.

Dall’altra parte, contrapposto, c'è il professor Francioni, affermato medico chirurgo gastroenterologo con una lunghissima esperienza di sala operatoria e di medicina rigenerativa: «Ci aiuta a capire fino a che punto il vino può essere assunto, percepito come alimento da integrare o meno a tavola, a sua volta insieme ad altri alimenti. E proprio su questo ultimo punto nascono molte domande, relative peraltro a un dibattito quanto mai attuale, che potranno trovare risposte grazie a questi esperti aiutando noi e chi parteciperà ai nostri incontri a percepire il modo migliore di degustare, nelle migliori condizioni possibili, un bel calice di vino. Come ci spiegheranno la relazione tra vino e salute? Dovrete partecipare per scoprilo perché i personaggi scelti hanno anche tante altre sfumature sorprendenti. La visibilità di ciò che proponiamo prevede una partecipazione esperienziale».

Il vino è ormai come l’oro ossia raro, prezioso, redditizio: «Oggi investire nel vino è diventato sempre più diffuso in alternativa ai tradizionali beni rifugio, tipo oro appunto, opere d’arte, orologi, eccetera. - sottolinea Carletti - Quindi vuol dire diventare un collezionista di bottiglie di pregio, di domani. Gli investitori esperti si sono resi conto che il vino pregiato è una valida e solida alternativa e offre un potenziale di crescita interessante e anche utile per diversificare i propri investimenti».

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Il settore del vino pregiato, cioè il “fine wine”, ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti in beni di lusso e nel 2021 ha chiuso con un +16%. La percentuale aumenta se si tengono in considerazione gli ultimi 10 anni, in cui raggiunge il +137%. 

Da Mantova e poi a Roma e a Napoli con l’obiettivo per ShoWine di diventare un sito di riferimento per gli appassionati del vino, ben oltre i confini italiani: «Siamo già sulla buona strada nel mondo del web e di internet. Questo progetto che stiamo lanciando per tutto il 2023 vuole dare anche la presenza più concreta e fisica e tangibile su tutto il territorio. Sicuramente partiamo dall’Italia, ma stiamo già adocchiando scenari quali la Svizzera, la Francia, il Belgio, l’Austria e la Germania. Tutti Paesi in cui, grazie al web, abbiamo già una discreta visibilità, che vogliamo assolutamente intensificare» conclude il patron Carletti.

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