Il miracolo dolce di San Gennaro

Premiato il giovane Ferdinando De Simone

Il dolce
Il dolce
di Luciano Pignataro
Sabato 16 Settembre 2023, 10:06
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Cosa fa la differenza tra un imprenditore e l'altro? La capacità di riuscire a coniugare i propri legittimi interessi in una visione strategica per il territorio. Non c'è nulla da fare, se il territorio non è al centro del proprio progetto strategico non è difficile prevedere l'esito dell'azienda: o il fallimento nel passaggio generazionale o la vendita a stranieri o fondi in caso di successo.

Ecco perché le aziende di terza o quarta generazione sono un bene prezioso per tutti. Chi sceglie di restare, nonostante tutte le difficoltà, e anche le amarezze e gli sgambetti che proprio dai vicini si ricevono, ama davvero il territorio. Questa premessa è doverosa per capire l'impegno del Mulino Caputo che ha sempre al centro Napoli e la napoletanità nella sua comunicazione.

Solo chi ama la propria città può pensare, e sostenere negli anni ad altissimo livello, un concorso come questo dedicato ad un dolce per San Gennaro. Algoritmi potenti in cui il sentimento e il senso di appartenenza sono ben più potenti di ogni boccononiano calcolo al centesimo di costi e ricavi.
Questìanno ha vinto Ferdinando De Simone, ventottenne pastry chef del ristorante stellato Lorelei di Sorrento.

La sua proposta, battezzata con l'invocazione benaugurante Miettc a man tu, è un cake agli agrumi di Sorrento, realizzato con la Caputo Pasticceria, arricchito con fior di ricotta, ganache al cioccolato fondente Sao Thome, amarene Agrimontana e infuso di fiori estivi e basilico.

La giuria della sesta edizione, presieduta dal Relais Dessert Luigi Biasetto e composta dal presidente dell'Ampi, Sal De Riso, dallo chef Gennaro Esposito, dal maestro pasticcere Sabatino Sirica e da Antimo Caputo, ha avuto un bel da fare per designare il vincitore.

La competizione è tornata nella location della prima edizione, Palazzo Petrucci a Posillipo e gode del patrocinio dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani e della sponsorizzazione tecnica di Agrimontana. Antimo Caputo, Ad dell'omonimo Mulino, ha espresso tutta la sua soddisfazione: "Per noi giurati diventa ogni anno più difficile scegliere un unico vincitore: ciascuno di questi giovani pasticceri dà davvero il meglio di sé. Mi sento di dire che stiamo centrando il nostro obiettivo principale che è quello di coinvolgerli in un confronto creativo per una pasticceria innovativa e di grande qualità».
Da oggi sarà possibile degustare tutte le proposte in gara.

L' Anima di San Gennaro, una frolla con ganache al limone, di Guglielmo Cavezza, presso la Pasticceria Mommy Caffè di Cicciano; Incantesimo, frolla alle nocciole con amarene e meringa, alla Pasticceria Raffaele Cristiano di Napoli; Miraculum, babà racchiuso in una sfoglia, di Giuseppe Cristofaro, alla Pasticceria Dolce Voglia di Frattaminore; alla Casa Rossa del Castello di Postignanoe il pasticciotto proposto da Antonio Della Monica: Il miracolo...di San Gennaro. Presso La Forneria di Napoli la monoporzione con cuore di confettura di albicoicca Dolce Miracolo di Giorgio Maiorano; nella Pasticceria Biagio Martinelli di Aversa il pasticciotto con caprese al limone San Gennaro; il sablée Speranza&Passione, della pastry chef Chiara Naclerio, è disponibile presso il Ristorante La Corte degli Dei, di Agerola. A Sorrento, Maria Varone proporrà Emblema di San Gennaro, con noci e cuore di amarene, presso l'Hilton Sorrento Palace.

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