Airbnb, sequestrati 779 milioni di euro. «Ha evaso tasse per oltre 3 miliardi in Italia». Cosa succede ora

di Claudia Guasco
Lunedì 6 Novembre 2023, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 08:46 | 1 Minuto di Lettura

La norma

Per la Procura l’obbligo in capo alla società estera di prelievo alla fonte sulle somme versate dagli affittuari ai locatori e di «successivo versamento del tributo evaso» è stato confermato dal doppio vaglio operato» sia dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, sia dal Coniglio di Stato. Al centro della vicenda, la legge del 2017 su cui da anni è in corso una battaglia legale la società e l’Agenzia delle entrate. La norma prevede che le piattaforme facciano da sostituto d’imposta per gli host, trattenendo e poi versando il 21% sui guadagni che i titolari delle case sono tenuti a pagare al fisco. Proprio in merito agli obblighi di ritenuta alla fonte nel maggio 2023 la guardia di finanza di Milano ha emesso un rapporto di verifica fiscale raccomandando un accertamento formale di 779 milioni di euro sulla controllata di Airbnb in Irlanda, concluso con una contestazione record da parte dell’Agenzia delle entrate al gruppo statunitense: oltre 500 milioni di euro di imposte che non sarebbero state versate al fisco italiano, la cifra più alta mai richiesta a una internet company dopo gli 870 milioni di Iva contestati all’inizio dell’anno al gruppo Meta, che controlla Facebook e Instagram.

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