Ilaria Salis, domiciliari negati: catene e manette in aula, la rabbia del padre: «Mi rivolgerò al Quirinale»

Giovedì 28 Marzo 2024, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 09:30 | 1 Minuto di Lettura
Ilaria Salis, domiciliari negati: catene e manette in aula, la rabbia del padre: «La tirerò fuori»

Ilaria Salis oggi nuovamente in aula (incatenata e ammanettata) a Budapest. «Le circostanze non sono cambiate» e «tredici mesi di carcere non sono poi tanti»: si infrangono contro queste due frasi pronunciate dal giudice Jozsef Sòs le speranze di Ilaria Salis di uscire dal carcere dove è reclusa dal febbraio del 2023 per attendere l'esito del suo processo ai domiciliari in Ungheria. Arriva senza troppe esitazioni e nessun attimo di riflessione la decisione della giustizia ungherese che non fa nessuno sconto all'attivista italiana, accusata di due aggressioni nei confronti di militanti di estrema destra e di far parte di un'associazione criminale.

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