Pensioni, coefficiente per il calcolo degli importi aggiornato: come la rivalutazione cambia gli assegni con decorrenza dal 2024

Mercoledì 3 Aprile 2024, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 23:55 | 1 Minuto di Lettura

Rivalutazione

A partire dal 1° gennaio 2024, l’adeguamento all’inflazione è pari a +5,4% per le pensioni. Il valore è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 7 novembre 2023 rispetto al 2022.

Il decreto ministeriale lavoro – economia, ha mantenuto, per l’anno 2024 le sei fasce di perequazione (va ricordato che per ogni fascia è previsto un importo), in base alle quali la rivalutazione piena al 100% è riconosciuta solo alle pensioni con un importi mensili (fino 2.271,56 euro lordi) pari a 4 volte superiori al trattamento il minimo INPS dell’anno 2023 pari a 567,94 euro. La modifica concerne esclusivamente la classe di importo superiore a dieci volte il trattamento minimo INPS, per le quali viene fissata l’aliquota di rivalutazione del 22%, invece che del 32% come nel 2023.

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