Putin, i cinque grandi errori nella guerra in Ucraina: dalla marcia (fallita) su Kiev alla disfatta sul Mar Nero

Lunedì 26 Febbraio 2024, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 18:34 | 1 Minuto di Lettura

Le operazioni in mare

Se le truppe di terra sono state fermate (e quelle d'aria non sono riuscite a conquistare i cieli), peggio ha fatto la marina russa. Soprattutto considerando la disparità delle forze in campo. La temutissima flotta di Mosca contro la modesta difesa ucraina che non è dotata nemmeno di una marina convenzionale. I primi sbarchi russi sulla costa meridionale intorno a Odessa non hanno prodotto esiti decisivi. Poi, ad aprile 2022, c'è stato l'affondamento nel Mar Nero dell'ammiraglia della flotta russa, l'incrociatore Moskva, una disfatta che ha dato subito un altro peso alla questione. Lì si è capito che con droni e missili occidentali l'Ucraina era più che mai in condizione di respingere le navi dello Zar. Si ritiene che la flotta russa avesse circa 80 navi prima dell’invasione del 2022, l’Ucraina afferma di averne affondate almeno 25, e di averne danneggiate un'altra quindicina. E la disfatta russa non si è fermata alle navi: importanti infrastrutture di carenaggio sono state distrutte a Sebastopoli in Crimea, mentre il ponte sullo stretto di Kerch che collega la Crimea e la Russia è stato danneggiato dai droni navali. Una controffensiva tale da aver costretto Mosca a ritirare le navi rimaste a una maggiore distanza dalla costa ucraina.

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