Coronavirus, tutti pazzi per gli scacchi: boom di tornei sulle piattaforme online

Coronavirus, tutti pazzi per gli scacchi: boom di tornei sulle piattaforme online
di Marco Lobasso
Domenica 19 Aprile 2020, 17:28 - Ultimo agg. 18:21
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Tutti pazzi per gli scacchi al tempo delle quarantene italiane. In un mondo che ha dato spazio (e anima, in troppi casi) al virtuale e ai suoi meccanismi surreali, colpisce che il gioco degli scacchi sia meravigliosamente tornato di moda.

Certo, si gioca molto sulle piattaforme web, ma va bene lo stesso. Mica è come fare il Giro d’Italia virtuale di ciclismo sui rulli… Del resto, in questi oltre quaranta giorni di reclusione, alzi il ditino chi non ha tirato fuori da qualche armadio la vecchia scacchiera o il vecchio Subbuteo, anche lui meravigliosamente tornato di moda di questi tempi?

Noi “baby boomer anni 70” siamo cresciuti a pane e scacchi (dopo la dama propedeutica, ovviamente) e poi con il ditino bello morbido sul tavolo verde del calcio da tavolo. Un ritorno alle origini è quindi sempre gradito.

Noi, “baby boomer anni 70”, abbiamo imparato ad amare il gioco degli scacchi seguendo la passione di chi era davvero bravo a districarsi tra fanti, torri e scacchi matti che quando lo urlavi in faccia all’avversario, ti sentivi un vero re, con tanto di regina al tuo fianco ad applaudire. La passione di “maestri” come l’allora giovane ischitano Andrej Longo, tanto bravo da ragazzo con la scacchiera e diventato poi ottimo scrittore, ci h fatto pensare a questo gioco come qualcosa di regale, di magico, non solo di intelligente.

Ora gli scacchi tornano di moda, peccato solo che il periodo sia di quelli che vorresti dimenticare. Interrotti tutti i tornei dal vivo (un caso di morte per il virus), non solo i grandi campioni ma tutti gli appassionati si sono riversati nelle sfide online. Sono migliaia i tornei organizzati sulle piattaforme e sui siti web in tutto il mondo. Solo in Italia è stato calcolato, come scrive l'Adnkronos, guardando le classifiche che circa 10.000 scacchisti sono impegnati a giocare (anche se ovviamente molti potrebbero giocare in più tornei).

Sono moltissimi i club e gli organizzatori che danno la possibilità di giocare (tornei per tutti, tornei per Under 18, tornei femminili, tornei a squadre, ecc) su 'lichess' elenchi quotidiani.  I circoli scacchistici in Italia sono 357, con circa 20.000 tesserati, di cui circa 1500 donne che sono gli agonisti, cioè coloro che fanno regolarmente gare e tornei, ma poi ci sono almeno altrettanti che sono iscritti ai Club ma non si tesserano alla Federazione perché non fanno attività agonistica. 

Inoltre oggi in Italia gli scacchi possono essere insegnati anche in orario curriculare in base agli accordi tra MIUR e CONI, nei quali la Federscacchi rientra in quanto ufficialmente riconosciuta dal CONI come «disciplina sportiva» e sono circa 140mila i ragazzi che hanno svolto quest attività.

La Federazione scacchi inoltre compie 100 anni nel 2020 ma con ogni probabilità dovrà rinviare i festeggiamenti al prossimo anno.

A livello mondiale spicca il 'Magnus Carlsen Invitational', torneo organizzato e sponsorizzato da Magnus Carlsen, il norvegese campione del mondo in carica, che ha tirato fuori di tasca 250.000 dollari (70 mila andranno al primo classificato, 15 mila all'ultimo) ed ha invitato 7 'amicì: Caruana, Ding Liren, Vachier-Lagrave, Giri, Nakamura, Nepomniachtchi e Firouzja, giovane iraniano «scappato» in Francia (vive a Parigi), 17 anni a giugno, nuovo astro della scacchiera. Partite da 15 minuti più 10 secondi a mossa.

Sfide su 4 partite, in caso di 2 a 2 spareggio con la cosiddetta 'armageddon', in cui il bianco ha 5 minuti e il nero 4 per l'intera partita, ma il pari equivale a vittoria del nero. Il torneo andrà avanti fino al 3 maggio

Il problema principale è trovare un accordo per l'orario delle partite. Per esempio l'incontro tra il cinese Ding Liren e lo statunitense Nakamura vedrà il cinese giocare alle 10 di mattina e l'americano alle 10 di sera. Stessa cosa quando il cinese giocherà con Caruana. Nella sua prima partita Carlsen ha battuto a fatica Nakamura, prevalendo solo nell«armageddon».

Da notare che c'è un software apposito che controlla che i giocatori non eseguano troppe mosse 'da computer', per evitare che qualcuno mentre gioca consulti un programma di gioco. Questo software è utilizzato anche da molte altre piattaforme, specie quelle dove ci sono in palio premi consistenti

Ci sono poi i tornei via 'email' organizzati dalla Associazione Scacchisti Italiani Gioco per Corrispondenza (www.asigc.it), diversamente da quello che accadeva una volta quando si giocava con le cartoline postali inviate via posta, oggi si gioca via internet ma con email. L'Asigc organizza anche tornei internazionali ed è riconosciuta dalla Federazione Mondiale Corrispondenza (ICCF) e quindi può assegnare punteggi di merito e titoli (categorie) con valore ufficiale. Altro che passatempo L’era degli scacchi va ben oltre la pandemia
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