Pasqua, Napoli oasi di tranquillità: pienone di visitatori in città

Pasqua, Napoli oasi di tranquillità: pienone di visitatori in città
di ​Mariagiovanna Capone
Sabato 26 Marzo 2016, 12:26 - Ultimo agg. 9 Aprile, 10:50
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Il terrore non ferma il turismo. O meglio lo convoglia su altre mete. Dopo gli attentati di Bruxelles, i turisti nei giorni di Pasqua diserteranno le principali mete nazionali (Roma, Firenze e Venezia) optando per altre località. Napoli è tra queste, con un aumento di presenze soprattutto statunitensi che all'ombra del Vesuvio si sentono più al sicuro che su Ponte Vecchio, Colosseo o piazza San Marco. Sono proprio loro la cartina di tornasole per comprendere quanto la minaccia del terrorismo stia spostando i flussi turistici, con quelle oltre 20mila prenotazioni cancellate nella Capitale in favore della vicina Napoli.

«Questi ultimi episodi hanno tranciato via interi mercati turistici che saranno a lungo ignorati, come Francia, Egitto e Turchia. Napoli non è considerata una meta a rischio, soprattutto per gli statunitensi, molto attenti a ponderare le loro scelte» precisa Ettore Cucari, presidente Fiavet Campania. A guidare la classifica delle presenze straniere balzano a sorpresa al primo posto i giapponesi, seguiti dai francesi che si confermano amanti della città di Partenope. Terzi gli statunitensi, appunto, seguiti da spagnoli, tedeschi e inglesi, in calo rispetto al passato, che forse stanno maggiormente risentendo delle minacce terroristiche e restano nei loro confini. In lieve crescita, invece, i turisti russi e cinesi che stanno optando per altri Paesi e su cui, in futuro, bisognerebbe investire di più in promozione. I dati FederAlberghi Napoli confermano un trend che si sta ormai consolidando negli ultimi anni. L'occupazione delle camere per oggi e domani sono rispettivamente sull'80 per cento e 81 per cento. In linea rispetto al 2015 quando l'occupazione fu dell'80 per cento per tutto il fine settimana di Pasqua che però cadde nella prima settimana di aprile, ovvero più favorevole dal punto di vista climatico. Per FederAlberghi Napoli, quindi, si tratta di un dato positivo, che dovrebbe registrare lo sprint finale con i last minute come accade ogni anno fino ad ottenere tutto esaurito nel 90 per cento degli alberghi.

Brilla invece il dato relativo alla Pasquetta, da sempre giorno di partenze o di spostamento in altra località. Quest'anno c'è un'occupazione che si aggira sul 60 per cento complessivo rispetto al 57 per cento dello scorso anno. Che Napoli sia una meta amata e preferita per le vacanze di Pasqua lo conferma anche Booking.com, il sito di prenotazioni on line più gettonato e autorevole, dove le prenotazioni negli alberghi napoletani si assestano sul 96 per cento, incluso anche il giorno di Pasquetta. «Il leggero incremento di occupazione delle camere durante la Pasqua è attribuibile, almeno in parte, al buon lavoro svolto, a livello nazionale, dal ministro Franceschini, che ha mostrato attenzione alle nostre esigenze anche con le nomine di direttori competenti per la gestione delle risorse culturali del nostro territorio come Capodimonte, Reggia di Caserta. Napoli è, così, ricomparsa nelle brochure di agenzie internazionali che fanno incoming in Italia» ammette il presidente FederAlberghi Napoli Salvatore Naldi.

«È vero che la crisi di alcune mete turistiche tradizionali, a causa del terrorismo, ha agevolato la scelta di Napoli, ma l'aumento di presenze è anche il frutto di un sistema che, non senza fatica, sta ricominciando a funzionare. Basti pensare al miglioramento dei trasporti con le nuove fermate della metro. Certo, c'è sempre molto da lavorare. Bisognerebbe, infatti, organizzare eventi di spessore internazionale per far crescere ulteriormente i numeri e cercare di recuperare il terreno perduto negli anni scorsi». Bellezze architettoniche, naturalistiche, gastronomiche e un'accoglienza unica nel suo genere sono gli ingredienti di un successo che negli ultimi anni inserisce Napoli nella top ten delle mete europee secondo il presidente Fiavet Campania. «Riusciremo a riempire le camere restanti nelle prossime ore, sono certo. È confortante sapere che nuovi hotel e b&b sono già pieni, questo aiuta gli imprenditori che stanno iniziando a investire per primi nella qualità dei servizi». In particolare Cucari sottolinea «l'idea vincente applicata ai Decumani, Vomero e rione Sanità dove troviamo ristorazioni eccellenti, comunicazione, ospitalità non comuni. Sono esempi su cui le istituzioni dovrebbero riflettere, perché nate e promosse da privati che hanno scelto questi quartieri per investire in idee e progetti concreti. Su questa scia anche gli enti pubblici dovrebbero iniziare a seguire questo solco, iniziando a migliorare la cartellonistica informativa, istituendo infopoint ormai presenti in città soltanto sotto la Galleria e migliorando il sistema di trasporti».

Per il presidente regionale della Federazione Italiana delle Associazioni Imprese di Viaggi Turismo manca «un'idea imprenditoriale istituzionale che pianifichi eventi turisti e culturali, migliori la ricettività, le infrastrutture. Perché i turisti hanno bisogno di servizi efficienti a partire dai bagni pubblici passando per una efficiente segnaletica o trasporti in fasce orarie notturne nei week-end. Servizi che si allineino agli standard internazionali e che sarebbero una eco per altri turisti, invogliati da tutti questi servizi a venire da noi». Un esempio banale? «Non ci sono mappe turistiche cartacee della città, forse perché si crede, sbagliando, che i turisti usino smartphone o tablet. Le diamo noi agenzie e ce ne richiedono in tanti. Senza un wi-fi gratuito».

Se Napoli sorride, costiera e isole mettono il broncio anche se si spera nei last minute. Complice la festività precoce e il clima incerto, non si registrano numeri eccezionali anche perché il 60 per cento delle strutture sono ancora chiuse come annuncia Sergio Gargiulo, presidente di FederAlberghi Capri, e tra quelle aperte non si registrano cancellazioni per timori di attentati. «Buoni riscontri» sul fronte turistico sono attesi da metà aprile «poiché soffriamo la concorrenza della montagna che è ancora invitante» spiega il sindaco di Capri Gianni De Martino. Similare la situazione a Sorrento e in costiera, mentre migliora a Ischia dove su circa 120 strutture aperte «l'occupazione sfiorerà il 90 per cento» per Ermando Mennella, presidente FederAlberghi Ischia. Tra loro però mancherà la cancelliera Angela Merkel, alle prese con un'agenda fitta di incontri internazionali.
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