Manager della sanità: la sfida della formazione con Fondazione Triassi

«Il corso mira a fornire le conoscenze tecniche, giuridiche ed economiche per lo sviluppo e la gestione di modelli organizzativi dei servizi sanitari e sociosanitari»

Maria Triassi, presidente della Fondazione Triassi
Maria Triassi, presidente della Fondazione Triassi
di Renato Bellotti
Lunedì 22 Aprile 2024, 12:00
3 Minuti di Lettura

«L'obiettivo della Fondazione è promuovere l'eccellenza nella formazione e nella ricerca in management sanitario, alla luce di un momento storico del Paese che impone un grande cambio di passo nell'organizzazione e management in Sanità nell'ottica del potenziamento e della valorizzazione del servizio sanitario pubblico». Non ha dubbi Maria Triassi, presidente della Fondazione e direttore del master di II livello in Management sanitario della Federico II, spiegando le ragioni che hanno portato alla nascita dell'associazione e della Fondazione «Triassi per il management sanitario». Senza scopo di lucro, per promuovere tutti gli ambiti di tutela della salute e del benessere, in particolare la formazione e la ricerca, attraverso lo studio, l'elaborazione e promozione di modelli organizzavi e gestionali virtuosi al servizio della sanità pubblica, ma anche tenendo conto della rivoluzione che la sanità pubblica si appresta ad affrontare: la ristrutturazione della medicina territoriale e ospedaliera, la transizione digitale, l'innovazione tecnologica, il monitoraggio e la promozione dello stato di salute dell'ambiente. Un progetto che vede al fianco di Triassi, Antonio Salvatore (vicepresidente), Anna Russo, Pasquale Arpaia, Mariarosaria Basile e Paolo Montuori (consiglieri). «La formazione specifica in materia di innovazione tecnologica - dice Salvatore - rappresenta il pilastro portante dell'evoluzione della nuova offerta assistenziale nell'ottica di rafforzare il servizio sanitario pubblico in cui la macchina non potrà sostituire l'uomo, ma potrà essere un suo valido ausilio».

Altra novità è la istituzione e la partenza del corso di alta formazione manageriale utile anche per la rivalidazione dell'attestato, che partirà nell'autunno del 2024. «Il corso mira a fornire le conoscenze tecniche, giuridiche ed economiche per lo sviluppo e la gestione di modelli organizzativi dei servizi sanitari e sociosanitari nelle istituzioni sanitarie (pubbliche e private)», sottolinea Triassi, che evidenzia «l'utilizzo delle innovazioni tecnologiche, dei big-data e delle tecnologie digitali nelle attività di ricerca scientifica applicata alla sanità quali fattori di miglioramento di efficacia e di efficienza delle cure e della prevenzione». Il corso consente di acquisire competenze innovative in tema di management sanitario, ma anche di rivalidare il certificato di formazione manageriale e aggiornare le conoscenze già acquisite: è rivolto in prima istanza ai professionisti che hanno già un master di II livello in management sanitario o un certificato di formazione manageriale (ai sensi del D.Lgs n. 502 del 1992) che ha necessità di rivalidazione, e a tutti i professionisti della sanità che vogliono approfondire le tematiche innovative del management sanitario. In considerazione del forte legame tra management sanitario e innovazione tecnologica e organizzativa, il corso si configura come III livello (post-master) per acquisire le competenze manageriali di elevato livello attraverso lo studio di casi concreti e testimonianze, ma anche le competenze tecniche in materia di nuovi modelli organizzativi, strumenti di sanità digitale, telemedicina e intelligenza artificiale.

Il corso avrà una durata di 3 mesi e sarà organizzato in 4 moduli per 48 ore di lezioni frontali e 102 ore di studio individuale. Saranno ammessi 30 discenti: bando previsto per settembre 2024, sarà consultabile in una apposita sezione del sito unina.it 

© RIPRODUZIONE RISERVATA