Deloitte, per i veri talenti la formazione è all'estero

Deloitte, per i veri talenti la formazione è all'estero
di Valerio Iuliano
Giovedì 12 Maggio 2022, 08:44
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«Aiutiamo i nostri clienti a concretizzare le proprie aspirazioni, fornendo loro gli strumenti per affrontare le sfide più complesse del business, in Italia e nel mondo. Crediamo fermamente che il nostro lavoro possa influenzare positivamente la comunità in cui operiamo». La filosofia di Deloitte è racchiusa nella dichiarazione d'intenti che compare su una slide proiettata dagli esponenti del network internazionale in occasione del secondo incontro con gli studenti del liceo scientifico Tito Lucrezio Caro di via Manzoni. Una slide successiva illustra gli obiettivi essenziali del network leader nei servizi professionali alle imprese. «Vogliamo valorizzare il talento delle nostre persone. Il nostro approccio unisce conoscenze multidisciplinari, esperienza a livello globale, innovazione e servizi di alta qualità». Ed è proprio la necessità di puntare sulle persone - che sono «la risorsa più importante per Deloitte», ripetono i capi come un mantra - uno degli aspetti che incuriosiscono maggiormente gli studenti. La manager Valeria Giustino, che introduce l'incontro, spiega: «In che modo Deloitte riesce ad investire sulle risorse umane? Offre alle persone di crescere attraverso un'esperienza all'estero per sviluppare un set di competenze a livello globale».

La dimensione planetaria di Deloitte, con oltre 150 sedi in tutto il mondo, facilita questo percorso. Le opportunità sono numerose. Ogni anno sono più di 1000 i partecipanti a livello globale al Deloitte long-term exchange programs, lavorando fino a 36 mesi all'estero. Attrarre nuovi talenti è una mission che investe la natura stessa del colosso della revisione contabile. «La strategia di crescita di Deloitte richiede nuove professionalità - spiegano - che possano soddisfare al meglio i nostri clienti in un contesto caratterizzato da continue evoluzioni tecnologiche». «Quale percorso formativo devo intraprendere per avviarmi ad una carriera in Deloitte?» è la domanda di Francesco Antico. Una laurea in una disciplina economica è il titolo di studio più adatto. Tuttavia gli studenti possono fare uno stage anche prima della laurea. «Negli stage - spiega il partner di Deloitte Mariano Bruno - non entrano soltanto i laureati ma anche i ragazzi che sono in fase di completamento del percorso di studi». Francesco Cilenti e Andrea Golia vogliono sapere, invece, in che modo si possa ottenere un'assunzione. Il percorso di selezione per i neo-assunti si apre con un assessment, finalizzato a verificare le conoscenze tecniche di base del candidato. «Per chi si candida nell'audit, ad esempio, è previsto un test di ragioneria e bilancio, associato ad alcune domande sui principi contabili», commenta Stefano Maria Santoro, partner di Deloitte. Subito dopo, si svolge il test di inglese, un passaggio «sicuramente importante». Successivamente è previsto un colloquio individuale con un manager, per individuare le capacità relazionali del candidato. L'ultimo step è il colloquio con un partner, che potrebbe sancire l'assunzione. «Una forte motivazione, flessibilità, dinamismo, spirito d'iniziativa, la propensione al lavoro in team e la conoscenza della lingua inglese sono alcuni dei requisiti richiesti», sottolineano i vertici di Deloitte.

Caterina Venditti chiede per quali motivi gli incontri con Deloitte possano costituire un valore aggiunto per la preparazione degli studenti. «I ragazzi - replicano i partner - hanno l'esigenza di orientarsi nel mondo del lavoro. Quello degli studi universitari, ad esempio, è un momento in cui è molto importante decidere in quale direzione andare. Noi portiamo delle testimonianze su questioni tecniche, come stiamo facendo ora con voi. Nelle facoltà universitarie spieghiamo la pratica della revisione contabile. È un modo per raccontare ai ragazzi che cosa succede quando ci si scontra con la realtà». Alessandro De Buono chiede quali siano le modalità per fare carriera in Deloitte. «Il percorso di carriera - evidenziano i partner - è strettamente legato alla performance e allo sviluppo delle competenze sia attraverso la formazione sia con l'esperienza sul campo. Il percorso consente, nel caso di performance adeguate, di diventare manager in sei anni». Carlotta Mele e Cristiana Campanile vogliono sapere se le donne hanno le stesse opportunità degli uomini. L'inclusività è una caratteristica di Deloitte e le donne sono la maggioranza. Gioacchino Motta chiede se esista un percorso di studi finalizzato a entrare nel mondo dell'alta finanza.

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