La spinta dell'innovazione
per lo sviluppo sostenibile

La spinta dell'innovazione per lo sviluppo sostenibile
di Domenico Ambrosino
Venerdì 15 Aprile 2022, 08:00
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La sfida digitale è sbarcata a Procida: a promuovere la digital challenge è Campania Digital Innovation Hub, recentemente trasformato in società consortile, costituita dalle associazioni territoriali campane di Confindustria, dall'Ance Campania, dalle aziende Tim, Wind Tre e Nettuno Group. L'obiettivo: realizzare un'esperienza di partenariato tra scuola, Campania DIH e partners tecnologici per la creazione di un modello di orientamento finalizzato a rendere più puntuale il raccordo tra offerta formativa e domanda di lavoro nell'ambito dei nuovi mestieri digitali.

Gli studenti dell'Istituto Superiore procidano F. Caracciolo hanno partecipato attivamente alla presentazione del progetto illustrato dalla squadra di WindTre (Michela Porcaro, Driven Challenge, Michele Lucantonio, direttore Wind Tre Top & Large, Crescenzo Coppola, Director Top & Large Sud, Maria Esposito, Account Manager Sud) attraverso un confronto durato oltre due ore. È stato un esempio concreto del proficuo rapporto che deve esistere tra scuola e mondo del lavoro.

Tante e varie le sollecitazioni emerse. Le imprese del territorio, e specialmente le piccole e medie imprese, le cosiddette Pmi, che talvolta hanno difficoltà a identificare le loro criticità e, viceversa, le potenzialità, o a raggiungere i provider di innovazione, hanno ormai l'inderogabile bisogno di professionisti, dotati di conoscenze e competenze digitali, in grado di svolgere un lavoro sempre più ricco e articolato a livello digitale. Balza, quindi, evidente la necessità a che gli stessi istituti scolastici si dotino di una organizzazione in grado di accogliere e sviluppare questa sfida per formare professionalmente i tecnici richiesti dal prossimo futuro mercato del lavoro.

Michela Porcaro, HR manager di WindTre, ha raccontato come si arriva in azienda, quali profili si cercano, come si formano e crescono le competenze, come si sviluppano le collaborazioni. «Siamo al fianco delle scuole ha detto la manager per portare la nostra visione e la nostra esperienza di costruzione dei mestieri del futuro con l'obiettivo di favorire la digital transformation, l'inclusione e la parità di genere». A sua volta Michele Lucantonio, Head of Direct Sales Top & Large di Wind Tre, ha illustrato la mission, spiegando come una grande azienda tiene insieme profitti, formazione, attenzione al sociale e, soprattutto, ai temi della sostenibilità. «La nostra azienda ha sostenuto Lucantonio pone grande attenzione al tema della sostenibilità, declinata nelle sue diverse progettualità, anche in ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Attraverso i territori e il sistema formativo intendiamo concorrere e supportare lo sviluppo sostenibile del Paese».

I nuovi mestieri digitali sono una grande opportunità. Questo il tema ricorrente negli interventi dei managers di Wind Tre. «Attraverso questo nostro progetto - hanno spiegato gli esperti - proviamo a trasformare queste opportunità in competenze, i sogni in percorsi concreti. Del resto l'esperienza di WindTre è emblematica: un colosso che entra, con il DIH, nelle scuole per raccontare l'azienda, per spiegare che nell'universo delle telecomunicazioni c'è un'anima, c'è un progetto, ci sono i servizi, e c'è soprattutto capitale umano. I giovani, debitamente informati, avranno sicuramente più contezza a riguardo delle loro scelte future».

Gli studenti dell'Istituto F. Caracciolo hanno accolto con soddisfazione ed entusiasmo le sollecitazioni scaturite dall'incontro. Alessandra Lubrano Lavadera ha trovato piacevoli e interessanti le informazioni ricevute. «È stato davvero affascinante scoprire il modo in cui tanti ambiti così diversi, anche molto pratici, si riescano a dirigere verso un benessere collettivo». Anche Donatella Gamba è rimasta colpita dalle novità emerse dal dibattito. «È stato un incontro altamente proficuo. Ci ha aperto gli occhi sull'ampia gamma di possibilità lavorative che possono scaturire dal digitale che richiede non solo competenze scientifiche, ma anche umanistiche e psicologiche». Antonio Ambrosino non ha dubbi: «Il campo delle telecomunicazioni sarà la mia scelta di vita e di lavoro. È il futuro per concorrere in modo innovativo anche a realizzare un mondo migliore». 

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