Pwc, il rigore premia:
«La qualità prima di tutto»

Pwc, il rigore premia: «La qualità prima di tutto»
di Ugo Cundari
Mercoledì 27 Marzo 2019, 12:00
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«Il futuro è nelle vostre mani, basta avere la voglia di mettersi in gioco e magari l'opportunità di venire a contatto con un network di livello internazionale come il nostro per far emergere il proprio talento», potrebbe essere questa la sintesi dell'incontro avvenuto al liceo scientifico Giuseppe Mercalli tra i ragazzi del penultimo anno, guidati dalla professoressa di fisica e matematica Sara Lombardi, e due partner della Pwc, Giancarlo Senatore per la consulenza e Pier Luigi Vitelli per la revisione contabile. L'iniziativa è frutto del progetto «Studiare l'impresa, l'impresa di studiare» organizzato dall'Unione Industriali di Napoli. Molte le domande dei ragazzi, fortemente interessati a una realtà lavorativa che ha contemporaneamente respiro internazionale e radici locali. che alla fine del percorso visiteranno la sede napoletana della PwC, nel «salotto» di via dei Mille. In che cosa consiste il lavoro del revisore, perché un'azienda si affida a una società esterna per revisionare il proprio bilancio e se qualche volta il management delle aziende revisionate prova anche a esercitare pressioni sui responsabili dell'audit? Senatore e Vitelli non si sono sottratti alle domande degli studenti, hanno fatto capire che il loro lavoro è basato su un'etica professionale inflessibile e sulla rigorosa applicazione di norme e di principi contabili e di revisione: «Nessun compromesso con la qualità del nostro lavoro».

Tra gli spunti anche l'idea, o forse la certezza, che tra pochi anni il mondo del lavoro sarà totalmente diverso da quello attuale, che molte figure professionali oggi richieste potrebbero non più esistere in futuro mentre nuove professioni potranno svilupparsi. È bene dunque che i ragazzi facciano le scelte giuste nel loro percorso formativo e i soci di PwC si sono offerti con questa iniziativa di accompagnarli e di fargli fare anche da subito qualche piccolo passo nel mondo di PwC, uno dei più grandi network di servizi professionali al mondo, con oltre 230mila professionisti che operano in 743 uffici di 157 Paesi, per un fatturato di circa 36 miliardi di dollari. Numeri da capogiro. Ma quali sono le caratteristiche più importanti da avere per poter avviare un percorso lavorativo all'interno della Pwc? Rispondono Senatore e Vitelli: «I ragazzi non devono avere paura di affrontare le sfide ma occorre essere pronti per gestirle efficacemente. Ad esempio devono conoscere le lingue straniere e in particolare l'inglese che risulta fondamentale nel mondo della consulenza. Chiunque di loro può, un giorno, entrando con uno stage, diventare poi socio del nostro network, contano la determinazione, il sacrifico, l'impegno, la capacità di lavorare in team e di avere un approccio problem solving. Tutto quello che impariamo nel nostro lavoro, cerchiamo anche di restituirlo alla società attraverso la realizzazione di progetti socialmente utili».

Tra i progetti illustrati ai ragazzi, quello di «A different job», iniziativa di volontariato aziendale che, dicono Senatore e Vitelli, «ci permette attraverso il lavoro di squadra di contribuire concretamente a un progetto di natura sociale». Nell'ultimo anno sono state più di quattromila le ore di volontariato svolte. PwC rappresenta un'ottima opportunità di lavoro per i giovani laureati: l'età media nazionale ad oggi è di circa trent'anni e gli indirizzi professionali, in un'ottica di sempre maggiore specializzazione, sono numerosi. Dunque le occasioni non mancano. In Italia, il network è presente in 23 città con oltre cinquemila collaboratori, di cui 140 sono partner.
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