Accenture, l'importanza
di sentirsi una squadra

Accenture, l'importanza di sentirsi una squadra
Mercoledì 6 Aprile 2022, 08:00
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Stefano parla dell'azienda nel suo insieme, Giovanni - detto Giò - e Marzia delle opportunità e delle dinamiche interne, Vincenzo racconta la sua esperienza singolare e significativa. Il team di Accenture si è presentato agli studenti delle quinte classi dell'indirizzo informatico del Galileo Ferraris di Scampia coniugando la narrazione informale alla presentazione ufficiale: il risultato è stato offrire un quadro ampio ed esaustivo della multinazionale fortemente radicata in Italia, presente a Napoli con una sede, l'Advanced Technology Center e il Cyber Fusion Center, che ha finito con l'attrarre i ragazzi e interessarli ai molteplici aspetti che ne caratterizzano la realtà. Tante storie, aneddoti ed esperienze e una sola sintesi: grazie all'unione tra determinazione, competenze e talento è possibile farsi strada e avanzare in un contesto aziendale costantemente proiettato verso il futuro e in grado di abbracciare il cambiamento che caratterizza la nostra epoca.

L'incontro, che si è tenuto presso l'auditorium della scuola, è stato introdotto da Stefano Martino, responsabile di una delle Business Unit in cui è organizzata la sede di Napoli. Martino ha spiegato che Accenture è un'azienda globale dove lavorano 674mila persone, delle quali oltre 19mila in Italia. L'esperienza napoletana nasce nel 2001 con 70 dipendenti, diventati oggi oltre duemila: un lungo percorso di crescita, che ha portato la città a diventare un importante punto di riferimento nel campo dell'Information Technology in Italia, con la creazione di realtà all'avanguardia come l'Advanced Technology Center e il Cyber Fusion Center. Martino ha dialogato con gli studenti di sicurezza informatica, cloud, investimenti sulla formazione, aspetto centrale nella visione di Accenture, spiegando che a livello globale questi ammontano a circa un miliardo di dollari. Giovanni Marchitto, responsabile della Quality Assurance e Delivery Excellence nella sede di Napoli, ha invece parlato del talento e di tutto ciò che deve spingere un giovane a migliorarsi: al di là degli aspetti meramente economici, l'importanza di essere motivati e di non smettere mai di coltivare le proprie passioni. Il dibattito si è poi spostato sul sistema di valori che sta alla base della filosofia di Accenture: il rispetto, l'integrità, l'umanità, l'inclusione e la valorizzazione di ogni differenza nella convinzione che solo accogliendo e valorizzando ogni talento si può innovare e crescere, a livello personale e professionale.

Proprio l'approccio di Accenture verso l'inclusione ha fatto da sfondo al racconto di Vincenzo Boni, Analyst di Accenture assunto a Napoli. Vincenzo è una persona con disabilità, campione paraolimpico di nuoto, ex allievo proprio del Galileo Ferraris di Scampia. Nelle sue parole, il racconto di un'Accenture che ha creduto in lui e lo ha messo al centro di un discorso di inclusione pratico ed operativo, fatto di successi nella professione che si mescolano alle testimonianze della sua esperienza, difficile ma esaltante, perché possano essere di ispirazione per gli altri. Le domande dei ragazzi sono state soprattutto per lui e per la sua storia così particolare.

Marzia Trivellini, responsabile di molti programmi di Learning e Development, ha infine discusso con i ragazzi dell'aspetto umano che caratterizza Accenture, mai scontato per un'azienda di grandi dimensioni che da sempre sviluppa numerose iniziative per dare valore alle persone, coinvolgerle in un processo di condivisione non solo del lavoro ma anche del tempo libero, del benessere e, in generale, della capacità di stare insieme per rendere di più e sentirsi parte di una squadra coesa. Competenze trasversali, diversificate e capacità interrelazionali sono stati i punti cardine del suo discorso. Marzia Trivellini ha anche sottolineato l'importanza della formazione, una delle tante leve attraverso cui Accenture guarda al talento per dotare le sue risorse delle competenze più richieste dal nuovo mercato del lavoro e che la porta a collaborare attivamente con tutti i protagonisti dell'ecosistema, Università in primis, per sviluppare percorsi formativi e programmi ad hoc. 

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