Il mio grosso grasso matrimonio greco torna al cinema: «Dalle nozze al funerale»

A vent'anni dall'originale arriva oggi nei cinema italiani il terzo capitolo

Sul set de Il mio grosso grasso matrimonio greco
Sul set de Il mio grosso grasso matrimonio greco
di Francesca Scorcucchi
Giovedì 12 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:54
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Il primo «grasso grosso matrimonio greco», arrivò nel 2002 e fu un successo incredibile. Diretto da Joel Zwick, prodotto da Tom Hanks e dalla moglie Rita Wilson che era rimasta entusiasta della piece teatrale dalla quale il film è tratto, la commedia indie si ispirava a una vicenda personale della sceneggiatrice e protagonista Nia Vardalos, che aveva sposato un americano nonostante i genitori avessero fatto di tutto per accasarla con un giovanotto di origini greche. Il film ottenne una candidatura all'Oscar per la sceneggiatura originale e fece benissimo al botteghino: costato 5 milioni di dollari ne incassò 370. Tredici anni dopo arrivò il sequel, diretto da Kirk Jones, protagonisti sempre Nia Vardalos e John Corbett nei panni dei coniugi e alle prese con la figlia adolescente. Poi ci fu anche una serie tv, in forma di sit-com, dal titolo «My big fat greek life». Per la Vardalos lasciare andare la sua saga era come staccarsi dalla sua invasiva famiglia d'origine: «Verso la fine delle riprese del secondo film mi sono ritrovata a provare la tristezza di un addio e mi sono messa a pensare. Dovevo farne un terzo, in fondo una trilogia in una saga familiare ha molto senso».

E così, a vent'anni dall'originale, arriva oggi nei cinema italiani il terzo capitolo, ambientato fra i muri bianchi e le persiane azzurre della Grecia. A dirigere il prosieguo della saga della famiglia Portokalos è sempre Nia Vardalos, intervistata prima dell'inizio dello sciopero degli attori a Hollywood.

Tornano ad affollare il cast John Corbett che per tutti e tre i film è il marito Ian, Elena Kampouris che interpreta la figlia Paris, Lainie Kazan (mamma Maria) Andrea Martin ancora nei panni della zia Viola.

Non ci sarà papà Gus: Michael Constantine, che ha interpretato il patriarca dei Portokalos, è mancato nel 2021. Il film è a lui dedicato e il copione ha molto a che fare con il lutto. Il viaggio in Grecia è una conseguenza delle ultime volontà del defunto: «Sapevo che la famiglia Portokalos  doveva prima o poi tornare in Grecia e quando ho iniziato a pensare a un terzo film ho subito ipotizzato un viaggio nella terra natia. Lo stesso anno della morte di Constantine è venuto a mancare mio padre, così ho provato ad incanalare il dolore nella scrittura».

Con la morte del padre e del patriarca della famiglia Portokalos Nia ha sentito il dovere di rendere omaggio alla figura dei genitori: «È il viaggio della vita. Sei figlio e poi cresci metti su famiglia e diventi genitore, e poi diventi genitore dei tuoi stessi genitori che invecchiano». 

Non è il debutto alla regia per la Vardalos che nel 2099 aveva diretto «Cinque appuntamenti per farla innamorare», ma l'emozione nel sedere sulla sedia del direttore della saga che le ha regalato il successo non è mancata: «Quando abbiamo girato il primo film ero sempre presente, nella sala di montaggio, sul set anche quando non c'erano mie scene, persino quando si era trattato di decidere la colonna sonora. Non mi sono mai limitata a fare l'attrice o la sceneggiatrice, ero molto coinvolta e imparavo. Già per il secondo film mi fu chiesto se avessi voluto dirigerlo ma non mi sentivo pronta. Questa volta lo ero, ho studiato molto nel frattempo, ed alla fine ho detto sì». 

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