Tom Holland da «Spider-Man: No Way Home» alle avventure di Indiana Jones

Tom Holland da «Spider-Man: No Way Home» alle avventure di Indiana Jones
di Titta Fiore
Lunedì 14 Febbraio 2022, 11:10
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Da Spider-Man alle avventure di Indiana Jones è un attimo, se ti chiami Tom Holland e sei il ragazzo d'oro del cinema hollywoodiano. L'attore, 25 anni e quasi due miliardi di dollari d'incasso per l'ultimo capitolo della saga sull'Uomo Ragno, «Spider-Man: No Way Home», si prepara a lanciare nel mondo un altro franchise di sicura presa sul pubblico degli appassionati di action-movie: «Uncharted», ispirato ai celebri videogiochi creati da Amy Hennig e sviluppati da Naughty Dog per Playstation, oltre 40 milioni di copie vendute in 15 anni. Impegnato nel tour promozionale del film che uscirà nelle sale italiane il 17 febbraio distribuito da Warner Bros., Holland non si risparmia e a Roma, già che c'era, ha trovato anche il tempo di fare colazione con Fabio Rovazzi, prendere un caffè con il Pupone Totti, stringere la mano al sindaco Gualtieri e posare davanti al Colosseo, di fronte al quale è rimasto a bocca aperta come ogni turista che si rispetti.

In «Uncharted» interpreta un simpatico barman senza scrupoli, Nathan Drake, che accetta di allearsi con il cacciatore di tesori Victor «Sully» Sullivan (Mark Wahlberg) per recuperare il leggendario bottino accumulato cinquecento anni prima da Ferdinando Magellano e la sua ciurma durante l'avventuroso viaggio intorno al mondo.

Un'impresa che Nathan affronta ingolosito dall'oro, ma soprattutto per il desiderio di ritrovare il fratello maggiore Sam, partito per la stessa missione e poi scomparso nel nulla. Tra sfide adrenaliniche, enigmi da risolvere, scoperte stupefacenti e imprevisti mozzafiato, ne succederanno, ovviamente, delle belle e senza un attimo di respiro. «Il tema della famiglia è centrale e molto forte» dice l'attore, «più che cercare un tesoro perduto Nathan cerca la sua famiglia e finisce per trovarla in Sully, che considera una specie di fratello maggiore. Quest'idea di partenza mi è sembrata affascinante. Senza contare che le storie d'azione con molte avventure sono da sempre le mie preferite. Sono cresciuto con i film di Indiana Jones, James Bond e Mission: Impossible, avere la possibilità di dimostrare quello che so fare con un personaggio che assomiglia ai miei eroi è stato eccitante, un sogno diventato realtà». 

Ma come ha costruito il suo ruolo? «Parto sempre da una grande attenzione ai dettagli. Per Peter Parker di Spider-Man dovevo essere goffo e un po' infantile negli atteggiamenti, qui, al contrario, dovevo puntare sulla fisicità per rendere Nathan Drake consapevole della propria forza e credibile nelle scene d'azione che lo hanno fatto amare in ogni angolo di mondo. Quando sono tornato sul set di Spider-Man, dopo Uncharted, la produttrice Amy Pascal continuava a ripetermi che mi muovevo troppo come un uomo e non come un ragazzo, ci ho messo un bel po' di tempo per togliermi di dosso la postura di Nathan». Il regista Ruben Fleischer conferma: «Nell'adattamento di un materiale molto amato, che sia un libro, un fumetto o un videogame, è importante rispettare l'originale, in questo caso le scene d'azione e il rapporto fraterno tra i due protagonisti, mettendoci del nostro. Il videogioco è pieno di sorprese e di trovate divertenti, la barra era fissata molto in alto. Per fortuna abbiamo avuto un cast straordinario. Tom Holland non è solo un attore bravissimo, è un acrobata, un vero stuntman ed è riuscito a girare in prima persona sequenze incredibili. Sono particolarmente orgoglioso della scena del corpo a corpo sull'aereo cargo e di quella con i due velieri volanti». 

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Nel cast, con Holland e Wahlberg, anche Antonio Banderas, Sophia Taylor Ali e Ruben Doblas. «Il film gira intorno al legame tra Nathan e Sully e quel tipo di sintonia allievo-mentore non può apparire forzata. Tra me e Wahlberg è nata un'amicizia fraterna che sullo schermo si percepisce, ci siamo molto divertiti insieme». Nel futuro del nuovo re Mida di Hollywood ora c'è un film sulla vita di Fred Astaire, un progetto che riporterebbe l'attore al suo primo amore, la danza. Ma la strada non appare in discesa perché il mitico ballerino avrebbe messo nero su bianco nel testamento di non gradire un biopic sulla sua vita. Aspettando sviluppi, Holland ha fatto sapere su «People» che sta pensando di mettere su famiglia e che non vede l'ora di diventare papà. Intanto, con la fidanzata Zendaya, conosciuta proprio sul set del suo primo «Spider-Man», ha già comprato casa a Londra. 

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