Concertone ultrapop: è la formula Sanremo

Ultimo, Tananai, Ariete, Mahmood, Dargen D’Amico: il Primo Maggio al Circo Massimo è in stile Festival. Ed è toto-nomi per il dopo Amadeus: Conti apre a un bis con Maria De Filippi. Bonolis: «Ho detto no»

Il cantante Ultimo, 28 anni, sarà sul palco del concertone
Il cantante Ultimo, 28 anni, sarà sul palco del concertone
di Mattia Marzi
Mercoledì 24 Aprile 2024, 07:15
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Sempre più una costola del Festival di Sanremo, sempre meno un erede dei concertoni degli Anni ’90. Il Concerto del Primo Maggio torna e cambia sede: non più Piazza San Giovanni, dove si stanno svolgendo i lavori di ristrutturazione in vista del Giubileo, ma il Circo Massimo. E lo fa con un cast ultranazionalpopolare, che strizza l’occhio al sanremese: da Ultimo ad Achille Lauro, passando per Tananai, Colapesce Dimartino, La Rappresentante Di Lista, Leo Gassmann, Malika Ayane, Olly, Ariete, Ditonellapiaga e dall’ultima edizione del festival i Negramaro, Mahmood, Dargen D’Amico, Rose Villain, Santi Francesi.

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I CONDUTTORI
Dall’Ariston arrivano anche i due conduttori, Noemi e Ermal Meta, che insieme hanno totalizzato negli anni dodici partecipazioni complessive alla kermesse: «Sarà un’esperienza straordinaria.

Siamo entrambi abituati a stare sul palco e ad avere il pubblico davanti, ma stavolta sarà un po’ diverso», dice il 43enne cantautore di origini albanesi. «Mi entusiasma sapere che al Circo Massimo giocherò in casa», gli fa eco l’interprete romana, 42. I due animeranno gli oltre 60 mila dell’ex stadio romano a partire dalle 15.15, in diretta su Rai3 (la maratona sarà anche su Rai Radio2).


«È il concerto gratuito più grande d’Europa», sottolinea il direttore intrattenimento prime time Rai Marcello Ciannamea. A BigMama, la rapper della body positivity vista all’ultimo Festival con la sua La rabbia non ti basta, il compito di condurre l’anteprima su RaiPlay. «Quando ho raccolto l’eredità del Concertone, ho pensato di dover portare il Primo Maggio nel presente e nel futuro. Ho lavorato ogni anno facendo in modo che questo palco segnalasse quello che stava per succedere nella musica italiana, anche rischiando. Mara Venier mi prendeva in giro quando nel 2019 portai i Pinguini Tattici Nucleari: oggi riempiono gli stadi», rivendica l’organizzatore e direttore artistico Massimo Bonelli, salernitano, 49 anni, da dieci anni dietro la maratona promossa dai sindacati. 


Stimatissimo a viale Mazzini, negli ultimi quattro anni per la Rai ha ideato e prodotto programmi tv come Tonica e Magazzini Musicali, prodotto le versioni tv del Premio Tenco, di Meraviglioso Modugno e della Notte della Taranta. Carlo Conti ieri sera a Le Iene ha aperto a un ritorno alla guida del Festival di Sanremo («Magari torniamo io e Maria, chissà», ha detto, alludendo a un bis con De Filippi - Paolo Bonolis ha rivelato di aver declinato l’offerta), ma ha spiegato che per fare il direttore artistico deve capire se ha «l’orecchio ancora allenato». Chissà che quel ruolo non venga affidato proprio a Bonelli: «Io a Sanremo? Se vogliono sto qua, ma non penso di avere le capacità per fare il direttore artistico, anche perché non so condurre, e il trend è stato fare entrambe le cose. A me piacerebbe rifondare Sanremo Giovani. L’ho detto anche alla Rai: posso dare una mano». 


I LIMITI AL VOLUME
Nel cast anche Morgan, Piero Pelù, Coez e Frah Quintale, Piotta, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Motta, Cosmo, i Cor Veleno, Tropico, Maria Antonietta e Colombre, La Municipal, gli Ex Otago e - dall’Eurovision - l’armena Rosa Linn, oltre un miliardo di stream con Snap. Le «piccole scommesse» del Concertone 2024 sono invece Alda, Anna Castiglia, Caffellatte e Giuze The Lizia, Chiamamifaro, Lina Simons, Mazzariello, Mille, Teseghella, Tripolare, Uzi Lvke, Albe, Cioffi, Diego Lazzari e Nashley, Etta, Gaudiano, Irbis, Vale LP e i tre vincitori del concorso per emergenti 1Mnext Atarde (da Ancona), Giglio (da Torino) e Moonari (da Roma). Per il Concertone passerà anche il futuro dei grandi live al Circo Massimo, dopo che ieri Roma Capitale, Ministero dell'Università e Ministero della Cultura hanno firmato un protocollo che prevede uno studio sugli effetti delle vibrazioni durante i concerti, sulla base del quale verranno definite delle linee guida per individuare i valori limite in grado di ridurre i rischi per gli spazi coinvolti. 

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