«ViviamoCilento», rinviato per pioggia il festival elogio del lento vivere

Gli Afterhours
Gli Afterhours
Sabato 26 Aprile 2014, 19:50 - Ultimo agg. 29 Aprile, 17:25
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Enrico Rava in duo con Giovanni Guidi, Eugenio Bennato, i Marlene Kuntz, gli Afterhours con la prima campana del progetto nato intorno alla rilettura di Hai paura del buio?, la star del dub Lee Scratch Perry, David Riondino, Raiz con Fausto Mesolella, i Brunori sas, Dente, Maria Pia De Vito reduce dai successi al San Carlo e tanti altri ancora dovrebbero essere i protagonisti di ViviamoCilento, festival non solo musicale alla scoperta della macchia mediterranea, del mare limpido e dei tesori antichi di uno zona che da tempo cerca l’affermazione turistica anche sfruttando la musica e guardando al modello Puglia. Causa pioggia, però, l'appuntamento sarà a fine mese, e non come annunciato dall’1 al 4 maggio, al ritmo lento di lunghe passeggiate, grandi musicisti e buon cibo. “Rispettiamo la natura, i suoi tempi e i suoi segnali", spiegano gli organizzatori: "Non abbiamo fretta. Ci scusiamo dei possibili disagi e chiediamo a tutti di avere pazienza e lasciare che il tempo con le sue stagioni faccia il proprio corso. Aspettiamo che la natura ci regali splendide giornate per assaporare al meglio tutte le sorprese che Il Festival e le splendide terre del Cilento ci riservano".

Nelle prossime ore saranno rese note le nuove date e il nuovo programma del festival sul sito www.viviamocilento.it

Conferme dei concerti a parte, la kermesse resterà un itinerario per anime green, lungo l’area protetta dall’Unesco, fuori stagione, come dimostra il maltempo. Luis Sepulveda è stato scelto come intellettuale di riferimento, perché quando la crisi impazza e l’economia ingrana la retromarcia è necessario andare tutti più piano. «Questo non vuol dire trattenersi», riflette lo scrittore cileno, «la lentezza è la non velocità, una vita degna come primo passo verso una società felice. Una mentalità sana per affrontare il futuro, senza velocità vertiginose verso lo sviluppo». «Slow is different», lento è differente è lo slogan della rassegna ospitata nell’area compresa tra la costa tirrenica e le pendici dell’Appennino campano-lucano. Il festival, direzione artistica di Giovanni Sparano, nasce dal protocollo d’intesa tra 8 comuni sostenuto dalla Comunità Europea e dalla Regione Campania: Pollica, città Slow, patria della dieta mediterranea e Bandiera blu per il mare pulitissimo; Castellabate, borgo tutelato dall’Unesco; Camerota, rinomata per Cala Bianca, per Legambiente spiaggia più bella d’Italia; Casal Velino, con l’antica Cappella di San Matteo; Centola con la sua roccia spettacolare sopra e sotto il mare di Palinuro; Sapri, cuore del Golfo di Policastro. Concerti serali in location suggestive come Torre Caleo, il Castello dell’Abate, il lungomare di Sapri e di Agnone, la marina di Pisciotta, il borgo di Palinuro, il porto turistico di Casal Velino. Ai «nomi» di cartellone si alterneranno artisti locali come Bogo, Capobanna, la Compagnia dei Cantori Popolari, Kiepò, il gruppo folk La Cilentana, i Cilento Tarant. E, ancora, il cantastorie Mario Incudine che presenterà con il suo trio «BedduGaribbardi», racconto musicale dello sbarco dei Mille in Sicilia, il pianista jazz Antonio Farao e il suo trio, Mezcla e Posteggiatori tristi... Ma il programma, anche nella nuova versione di a fine mese, sarà articolato sin dalla mattina e pensato per ogni età: mentre gli adulti potranno fare escursioni guidate alle aree marine protette e agli scavi archeologici degustando poi le tipicità gastronomiche cilentane (acqua cecata, acqua sale, alici ’mbuttunate, cannoli, cavatielli alla cilentana, ciambotta, fusilli con la mollica) e ascoltando i concerti mattutini dei musicisti locali del circuito Cilento Sona, i piccini si divertiranno alla scoperta della macchia mediterranea, con i giochi «dimenticati» e le gare di aquiloni.
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