Alessandro Gassmann torna in tv su Rai 1 con la quarta serie de I bastardi di Pizzofalcone. Un ruolo che gli si addice. «Sono stato bastardo centinaia di volte», ha ammesso al Corriere della Sera. «C’è stato un periodo in cui mi ero fatto fare degli adesivi rossi, grandi, con la scritta sono un incivile e li mettevo sui parabrezza di quelli che parcheggiavano sui passaggi dei disabili»
Le litigate con la moglie
Di simile all’ispettore Lojacono «c’è che siamo due persone non particolarmente chiacchierone. Nella vita non sono uno che parla tanto, sono piuttosto un osservatore».
La scuola
Ma a metà novembre Alessandro Gassmann tornerà a essere anche un professore. Strana la vita. Lui che a scuola non ci voleva andare da ragazzo. «La scuola è la base della nostra società, sarebbe bello se potesse essere meno punitiva nei confronti degli alunni. Il mio personaggio ha la capacità di divertire educando che è quello che è mancato a me come studente, un professore illuminato e illuminante che entra nella psicologia degli studenti».
I tranquillanti
Due genitori meravigliosi e famosi, una carriera, la sua, in continua ascesa. Ma nonostante questo Alessandro Gassmann continua a vivere con un po' di malinconia e l'ansia di non essere perfetto. «Sempre. Io sono un insicuro totale nel mio mestiere, studio tantissimo, penso di non essere all’altezza, non sono mai contento. A teatro devo prendere dei tranquillanti, niente di troppo forte, eh, per entrare in scena anche alla trecentesima replica. Ho paura del palco, poi dopo un minuto sono l’uomo piu felice del mondo».